Attualità

È a rischio il litorale nord di Brindisi per il fenomeno dell’erosione della costa

BRINDISI – Negli anni scorsi il fenomeno dell’erosione della costa sul litorale a nord di Brindisi si trasformò in un fatto di cronaca, visto che un ricercatore rimase seppellito proprio dal crollo di un tratto di falesia, poco prima dell’oasi di Torre Guaceto.

Da quel momento in poi l’Amministrazione Comunale del capoluogo ha presentato svariati progetti alla Regione Puglia, ottenendo solo un finanziamento di circa tre milioni di euro che è stato utilizzato per intervenire sulle aree in cui la falesia appariva più pericolosa. È evidente, però, che tutto questo non basta e si rende necessaria un’azione massiccia, con opere di contenimento e, allo stesso tempo, con la realizzazione di almeno una decina di chilometri di barriere soffolte.

In questo modo, tra l’altro, si creerebbero le condizioni per un ripascimento naturale del bagnasciuga, con conseguenti benefici anche sulla falesia e sull’utilizzo a fini turistico-ricettivi di ampi tratti di spiaggia che oggi sono a serio rischio di incolumità dei bagnanti.

È un non senso, infatti, parlare di sforzi per rilanciare turisticamente anche quest’area della Puglia e poi non investire il minimo necessario per mettere in sicurezza il litorale. A Brindisi addirittura si è verificato anche il crollo di una parte di strada litoranea, proprio a causa dell’erosione.

Il problema, pertanto, va affrontato seriamente e deve diventare una priorità per la Regione Puglia che se vuole confermare i suoi primati di presenze turistiche deve intervenire soprattutto su ciò che riguarda la salvaguardia del territorio prospiciente il suo bellissimo mare.

E tutto questo va fatto in tempi brevi e possibilmente prima che si verifichino altre tragedie.

 

https://www.youtube.com/watch?v=WCzYXMsq70w

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