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Legge regionale Coabitazione Sociale, Pagliaro:” Antidoto a solitudine e disagio. Chiesta audizione per analisi Progetti avviati”.

PUGLIA – “Coabitare per condividere spese, spazi ma anche il peso e le gioie del quotidiano. È questo il senso dell’housing sociale, pratica che rappresenta un nuovo modo di abitare, antidoto alla solitudine e al disagio. In realtà si tratta di un ritorno al passato, a quando le case erano luoghi in cui si metteva davvero in comune ogni cosa, dal cibo alle esperienze di vita. E la solidarietà era una pratica e non un concetto astratto”. Interviene il Consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente del Mrs che prosegue: “Promuovere l’abitare sociale è l’obiettivo della legge regionale 31/2019, che incentiva l’housing sociale a canoni moderati in favore di anziani, giovani coppie, studenti, famiglie monoreddito ed altri soggetti svantaggiati. Con quella legge sono stati stabiliti i criteri di riparto e le modalità di assegnazione delle risorse per il finanziamento di progetti pilota di coabitazione sociale in Puglia. Ma a quasi due anni dalla sua approvazione, serve un primo bilancio, per capire se funziona o se c’è da migliorare qualcosa. Ecco perché ho chiesto l’audizione in V Commissione dell’assessora alle Politiche abitative Maraschio e della dirigente del dipartimento Qualità Urbana, Valenzano.
La legge prevede che la Giunta regionale emani entro il 31 marzo di ogni anno un apposito avviso pubblico per il finanziamento dei progetti pilota di coabitazione sociale presentati dagli enti locali e dagli enti del terzo settore inquadrabili nell’ambito delle cooperative sociali iscritte all’albo regionale. Prevede inoltre che, dopo un anno dall’avvio dei progetti pilota finanziati, la Giunta regionale relazioni in Consiglio regionale sugli interventi realizzati e sui risultati della sperimentazione.
Le risorse a disposizione per l’esercizio finanziario 2019, pari ad 250mila euro, sono state destinate a Comuni e Province, secondo un criterio di riparto proporzionale alla popolazione residente. Quello che vogliamo sapere in audizione è come stati ripartiti i fondi, quanti progetti siano stati avviati e di che tipo. Una ricognizione necessaria per valutare la effettiva applicazione della legge e i suoi effetti pratici sulla vita delle persone sole o disagiate, che nella coabitazione possono trovare sollievo all’emarginazione”.

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