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Anno giudiziario, Maruccia: “I politici si rivolgono alla mafia”

LECCE-Il traffico di droga rimane il core business per le organizzazioni criminali perché i consumi sono alle stelle così come le richieste di stupefacenti che arrivano da tutte le classi sociali, ma i clan mafiosi sono sempre più attratti dalla pubblica amministrazione e dalle occasioni di guadagno che essa offre. Parte da qui il Procuratore Generale di Lecce Antonio Maruccia nel suo discorso durante l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario nella Corte d’Appello di Lecce e arriva all’affondo alla politica “Perché le indagini hanno evidenziato collegamenti dei clan con amministratori comunali e settori della politica, anche per finalità di sostegno elettorale. E- sottolinea con amarezza- le indagini dimostrano come siano i politici a rivolgersi ai mafiosi per avere il consenso elettorale e non viceversa” . Poi continua, con un chiaro riferimento alla vicenda delle “case popolari” a Lecce: “Fa veramente male leggere di un appartamento confiscato alle mafie che si voleva assegnare illecitamente al familiare del capoclan, in corrispettivo dei favori ricevuti dai criminali. Sarà -continua il Procuratore davanti alla platea di parlamentari, istituzioni del territorio, tutti i gradi della giustizia salentina e dell’avvocatura che hanno affollato la sala Vittorio Aymone- che avrò una sensibilità particolare per la pregressa esperienza di commissario di governo ai beni confiscati, ma a me il fatto è sembrato di particolare disvalore, se sarà accertato con sentenza irrevocabile. Un’offesa gravissima, uno schiaffo al lavoro della polizia giudiziaria, della magistratura, dell agenzia per i beni confiscati che quell’appartamento ha assegnato al comune di Lecce. Uno schiaffo al lavoro di tanti enti locali e di quella società civile che crede nella legalità”.

Mai come quest’anno però anche il mondo giudiziario ha subito forti scossoni e il riferimento alle inchieste sui magistrati era inevitabile. “Eppure- ha sottolineato Maruccia- la magistratura leccese ha dimostrato di avere gli anticorpi per mantenere alta la tradizione di onestà che ha contraddistinto la sua azione”.

La questione morale ed etica, alla luce degli ultimi episodi che hanno riguardato Lecce, con l’arresto di magistrati e avvocati, è stata affrontata anche nell’intervento della presidente dell’Ordine degli Avvocati Roberta Altavilla e del coordinatore delle Camere Civili di Puglia Salvatore Donadei.

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