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Parte la Marcia del Seme: 3 giorni in cammino. Direzione: Notte Verde di Castiglione

MELPIGNANO- Il vento da nord potrebbe portare bene: pensa forse a questo Luciana Lettere mentre si prepara al cammino che, assieme ad altri marcianti, la vedrà attraversare luoghi reali e luoghi ideali, quelli dell’identità, della diversità e della coralità. Sono le parole chiave attraverso le quali si snoda la seconda Marcia del Seme, due anni dopo la prima che ha raccolto semi da ogni parte del Salento per consegnarli alla Notte Verde di Castiglione d’Otranto. Anche quest’anno è quella la direzione e lì si giungerà dopo tre giorni e 50 chilometri di cammino. Partenza alle 9 da Piazza San Giorgio, a Melpignano.

Attraverso le viuzze e le stradine rurali, dopo 25 chilometri, si giunge al Faro della Palascìa. Da lì si riparte, all’alba del 29 agosto alla volta del Centro Canali di Ortelle, seguendo i sentieri del Parco Otranto-Leuca che questa marcia l’ha voluta ancora una volta, ideata dall’Albero Maestro e con il supporto di Made for Walking e altre associazioni.

“Questa edizione – spiega Francesco Minonne, nel comitato esecutivo dell’ente – ha l’obiettivo di sostenere e propagare lo sviluppo di possibili progetti corali presenti sul territorio salentino a livello potenziale e che potrebbero arricchirlo in senso ambientale, culturale ed esistenziale. La “marcia del seme” vuole rinforzare la fiducia nella costruzione di questo sogno collettivo”.

L’avvio della Marcia tiene a battesimo la settima edizione della Notte Verde di Castiglione: in serata, l’avvio della tre giorni di preludi prima della grande festa del 31 agosto. Dalle 19, laboratori di calcecanapa, costruzione di ecoaltalene, scrittura rurale, rural street art e cosmesi casalinga sono l’anticipazione della straordinaria lectio magistralis “Il diritto al cibo come strumento di democrazia”, tenuta alle ore 21 dal prof. Michele Carducci, docente di Diritto Costituzionale comparato all’Università del Salento. A seguire, il focus sulla cerealicoltura di qualità in Italia e nel Salento, con Gabriele Bindi, giornalista di Terra Nuova, e la proiezione del film sull’inquinamento a Cerano, Vento di Soave.

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