Cronaca

66 reati ogni giorno nel Leccese: meno crimini, ma è boom di rapine e attentati incendiari

LECCE- Più di 66 reati ogni giorno in provincia di Lecce. Crescono – e di molto – le rapine e gli attentati incendiari. Crescono – ma di poco – i furti nel complesso, meno quelli nei negozi.

Dei 3347 delitti denunciati alla Polizia, sono stati il 62 per cento quelli di cui si è rintracciato il responsabile, assicurando alla giustizia. Ed esulta la Questura di Lecce: rispetto all’anno precedente, la performance è migliorata del 18 per cento. Eppure, qualcosa non torna: per quanto il numero di reati sia in realtà leggermente calato (passando da 24.519 a 24.181) negli ultimi dodici mesi, il termometro della sicurezza percepita continua a scottare. Tradotto, ci si sente più insicuri.

Emblematico quanto succede tra i commercianti, che spesse volte si dicono esasperati: i furti negli esercizi commerciali sono scesi del 21 per cento in un anno, da 701 a 554. I furti in genere, invece, sono aumentati dell’1 per cento.

Sempre più sfrontati, però, i malviventi e questo probabilmente fa comprendere la percezione di maggiore insicurezza: le rapine, d’altronde, sono cresciute vertiginosamente, del +28 per cento, in provincia (passando dalle 188 dei dodici mesi precedenti alle 242 degli ultimi dodici mesi). “La risposta delle forze di polizia di fronte a questo grave reato – rimarcano da viale Otranto – è stata molto significativa: 74 autori sono stati assicurati alla giustizia, oltre il 30 per cento”.

Nel tracciare il quadro di quanto accade sul territorio, in occasione della festa della Polizia, si puntano i fari anche sul tema della criminalità organizzata, che “ non deve essere sottovalutato”. Ed emblematiche sono ritenute la vicenda dello scioglimento per mafia del Comune di Parabita, con decisione poi ribaltata dai giudici amministrativi, e le due commissioni d’accesso istituite nei Comuni di Surbo e Sogliano Cavour. Per quest’ultimo, proprio nelle scorse ore, è stato chiesto lo scioglimento per infiltrazioni.

Ciò che preoccupa tanto sono gli attentati incendiari: 428 i danneggiamenti seguiti da roghi, che si aggiungono ai 143 incendi non boschivi degli ultimi dodici mesi. Sono il 20 per cento in più in un anno. La Questura avverte: “ non possono essere liquidati come deterioramento dei rapporti di vicinato. Su questo tema le attività investigative dovranno essere puntuali e tempestive per estirpare la malapianta finché le sue radici sono ancora tenere”.

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