Cronaca

Inseguimento in auto sulla Lecce-Brindisi, condannato a tre anni Marco Barba

LECCE-  Il 14 ottobre del 2016 il rocambolesco inseguimento sulla Lecce- Brindisi tra l’auto condotta dal gallipolino Marco Barba e una pattuglia dei carabinieri. Oggi, per quell’episodio, arriva la condanna a tre anni di carcere per l’uomo, per il reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Assolti dalle accuse invece la compagna Anna Casole, in auto insieme a lui e la figlia di Barba, Chiara, anche lei nella Citroen C3.

Quella sera l’auto condotta da Barba, attualmente indagato per l’omicidio del marocchino il cui cadavere fu trovato in un bidone nelle campagne gallipoline, fu intercettata da una pattuglia dei carabinieri. Per sfuggire al controllo il 44enne speronò la pattuglia e tentò la fuga. Durante l’inseguimento alcuni militari rimasero feriti.

Nel bagagliaio dell’auto, nascosti in un sacchetto che conteneva dei giochi per bambini, furono trovati circa 16 grammi di cocaina. La sostanza venne sequestrata ma, a quanto pare, non fu mai analizzata. Nessuno ha mai chiesto una perizia e per questo tutti e tre sono stati assolti dall’accusa di detenzione di droga.

Marco Barba e la compagna sono difesi dall’avvocato Fabrizio Mauro. Chiara Barba è invece difesa dall’avvocato Amilcare Tana.

Il giudice, la dottoressa Sermarini, ha confermato le richieste del pubblico ministero.

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