LECCE – Un assalto spray nella notte, lontano da occhi indiscreti, un messagio chiaro: la federazione provinciale di Lecce del Partito Democratico in via Tasso accusata di essere il “covo dei complici di Tap”. Una colata di vernice rossa al centro della vetrata e poi insulti, questa volta con vernice nera, con un chiaro riferimento alla posizione del partito sulla realizzazione del gasdotto a Melendugno.
“Il confronto democratico non può essere ostacolato da simili vigliaccherie” ha commentato il segretario provinciale del partito Ippazio Morciano. Probabilmente ad aver scatenato l’atto vandalico le dichiarazioni rilasciate sul tema 2 giorni fa dallo stesso Morciano: “Fermo restando la nostra assoluta contrarietà alla individuazione del sito di San Basilio per l’approdo della infrastruttura-aveva detto il neo eletto segretario provinciale- ora che l’opera è in corso di realizzazione dobbiamo rivendicare davanti alle istituzioni regionali e nazionali, che nell’opera hanno avuto precise responsabilità, anche dei precisi impegni per il nostro Salento”. Morciano ha ricordato l’impegno assunto sul fronte decarbonizzazione e poi la prospettiva di “un modello di sviluppo e di investimenti che metta al centro il rispetto del territorio e di tutti i suoi delicati equilibri. Questo è a nostro avviso il miglior modo di addivenire ad una soluzione ragionevole -aveva concluso- di una vicenda senza dubbio nata e gestita male“. Parole queste che hanno scatenato la furia di qualcuno, per il momento senza volto e senza nome. Potrebbe essere stata l’arrendevolezza percepita nelle parole del segretario ad aver fatto la sua parte, quasi i giochi fossero fatti e allora tanto vale capire cosa poterne ricavare in cambio.
All’indomani dell’incontro a Lizzanello a cui hanno preso parte i sindaci dei Comuni interessati dall’attraversamento di Tap-Snam, la linea dell’intransigenza è confermata. A chi invece intende continuare a sedere al taolo romano per discutere sulle compensazioni il primo cittadino di Melendugno continua a chiedere chiarezza.