Cronaca

Macabro avvertimento, interiora d’animale sulla saracinesca dello Show Room Due Palme

LECCE- Il messaggio è chiaro e inquietante: un animale ucciso e sanguinante, i resti messi in una busta di plastica e poi lasciati davanti all’ingresso dello Show Room Cantina Due Palme di Gilberto Maci in via Benedetto Croce, all’angolo con via del mare. Il macabro fagotto è stato appeso alla saracinesca e trovato alle 8,30 del mattino, al momento dell’apertura del negozio da un dipendente. Un messaggio chiaro che assume una luce ancora più inquietante dal momento che solo qualche ora prima una tanica di benzina.

Era stata piazzata nelle vicinanze. L’obiettivo non era chiaro. Il contenitore infatti era stato abbandonato in tutta fretta sul marciapiede, tra l’enoteca e il pastificio accanto . Il tutto intorno alla mezzanotte, tra domenica e lunedì scorsi. A portar lì la tanica un individuo che oltre che essere stato notato da una ragazza ferma in macchina a pochi metri, è stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza presenti all’esterno del negozio. La donna, testimone dell’arrivo dell’uomo, ha raccontato tutto ai carabinieri permettendo di loro di creare un identikit . Se si tratti della stessa persona che la notte scorsa ha appeso la busta con le interiora di animale potrà dirlo il confronto tra i due filmati che sono stati acquisiti dai carabinieri che ora stanno conducendo le indagini.

“Siamo sconcertati per l’accaduto”, hanno dichiarato Gilberto Maci e la moglie Debora Giannone che gestiscono lo Show room , ora iniziamo ad avere paura.

Il sospetto è che chi ha messo la tanica di benzina non abbia avuto il tempo, disturbato forse dalla presenza di qualcuno, di spargere il liquido e dare fuoco.

L’animale sgozzato porta con se però un esplicito messaggio di morte ed è ancora più inquietante. Non è la prima volta che il negozio leccese del noto marchio dell’azienda di Cellino S. Marco subisce atti intimidatori. Lo scorso anno, il 4 marzo, qualcuno piazzò davanti alla rivendita un ordigno che rimase inesploso perchè la miccia non fu mai accesa.

Mariella Costantini

 

cantina copy

 

busta copy

 

Foto Stefano De Tommasi

 

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