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“Operazione Ice(s)cream”: prodotti surgelati spacciati per freschi, nei guai 17 gelatai

LECCE- 50 gelaterie controllate, 17 gelatai denunciati in tutta la Puglia, di cui due a Lecce. È il frutto dell’operazione “ICE (S)CREAM” -laddove, in inglese, la esse fa diventare “urlo” la parola il “gelato” -, condotta da Carabinieri del Comando Regione Forestale “Puglia” di Bari e del Reparto Parco Nazionale “Alta Murgia” di Altamura. Gli imprenditori indagati per frode nell’esercizio del commercio dichiaravano, nei cartelli pubblicitari e in etichetta, di utilizzare latte fresco di alta qualità, latte biologico, frutta fresca di stagione, frutta biologica, prodotti DOP e IGP, prodotti di origine “Puglia” e di origine “Italia”. Invece, per la preparazione di gelati e granite artigianali, utilizzavano comuni materie prime, frutta surgelata, e prodotti di origine extra UE. Denunce anche a Bari, Taranto, Andria, Giovinazzo, Corato, Ruvo di Puglia, Bisceglie, Molfetta, Monopoli, Polignano a Mare e Torre a Mare. Interessata dal provvedimento anche una gelateria di Roma con un punto vendita in Puglia. I controlli merceologici hanno anche consentito di accertare, in alcune gelaterie, la presenza di semilavorati, utilizzati la produzione dei gelati e granite, scaduti, alcuni anche da 10 anni, che ha comportato il sequestro di oltre due tonnellate di alimenti. Infine i Carabinieri Forestali hanno constatato diverse infrazioni inerenti le regole igienico-sanitarie dei locali all’interno delle ditte oggetto di controllo. Diversi depositi di alimenti sono risultati non a norma mentre per un esercizio commerciale è scattato un provvedimento di chiusura temporanea. Le multe elevate in totale ammontano a 30.000 Euro. “L’attività della passata stagione estiva è stata fondamentale per la tutela del consumatore che, difficilmente, può rendersi conto della frode di cui il più delle volte è vittima inconsapevole – ha detto il Generale Giuseppe Silletti, Comandante del Comando Regione Forestale “Puglia” di Bari”. Il Capitano Giuliano Palomba, Comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Alta Murgia”, che ha condotto le indagini, sottolinea che “Nonostante le infrazioni abbiano interessato circa la metà delle ditte controllate, occorre evidenziare che tanti sono gli imprenditori onesti che continuano a somministrare al pubblico un prodotto di alta qualità, sano e genuino.”

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