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Palaia, fra tre anni sono 50: “Vorrei fare B-B e Serie A”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Era andato via, ora è tornato. Il dottore Giuseppe Palaia, medico sociale del Lecce per quasi quarant’anni, rentra nel club giallorossso. “Ho lasciato spontaneamente – precisa durante la conferenza stampa -, ma senza nessuna frizione”. Palaia ha accettato di tornare nella società giallorossa e sarà il responsabile dell’area medica. “Mi ha entusiasmato la proposta del direttore sportivo Meluso – afferma -, che per l’accento mi ricorda Mimmo Cataldo, e poi anche io ho origini calabresi. A disposizione del Lecce ci sarà la Human Care Palaia che ha tre strutture e la quarta sta per nascere a Racale; è diretta dai miei figli, Antonio ed Enzo. Antonio gestirà da esterno l’approccio fisio-terapico; sul campo se ne occuperanno Fiorita e Soda, che ho visto nascere e crescere: io lavorato con i loro genitori”. Da quando la società del presidente Sticchi Damiani ha ufficializzato l’accordo con la Human Care Palaia è stato travolto da uno tsunami mediatico, come lui stesso lo definisce. “Spero si esaurisca presto – continua -, e le dichiarazioni di Fascetti, Corso e della moglie di Carletto Mazzone mi hanno dato ancora più entusiasmo, tra l’altro mmutato”. I tifosi giallorossi non hanno mai dimenticato i suoi scatti sul terreno di gioco ed anche i suoi affronti alle tifoserie avversarie. Per chi vorrebbe vederlo nuovamente in panca sarà presto accontentato: “Mi vedranno – promette -, una la farò, poi è giusto che in panchina ci sia il dottore Congedo. Mi manca il coinvolgimento emotivo del calcio, che il basket non dà. A Bucchi, ex coach dell’Enel, un giorno dissi: vado a vedere il campo. Guardi, mi rispose, che è tutto uguale”. Adesso, riallacciati i rapporti con il Lecce, prova a guardare lontano. “Fra tre anni saranno cinquanta che sto in panchina, compresi anche i quattro di basket – conclude -, ho un desiderio: tornare in A, non subito, ma fare B-B-A”. A presentarlo il direttore sportivo Meluso. “È stato un matrimonio concluso con un po’ di ritardo – dichiara -, la struttura medica resterà invariata e lavorerà in sintonia con l’équipe del dottore Palaia”.

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