Cronaca

Maxioperazione nel cuore della movida ionica: pioggia di denunce e arresti

GALLIPOLI- Arriva il giro di vite sul litorale ionico, da Gallipoli a Nardò. Nella notte, l’operazione Baia Sicura ha puntato al cuore della movida gallipolina e ha prodotto una pioggia di sanzioni, facendo scattare anche tre arresti. È il primo atto dopo la firma del protocollo sulla sicurezza siglato in Prefettura nella mattinata di sabato.

Dodici carabinieri e cinque mezzi in campo, dunque, per contrastare innanzitutto lo spaccio al dettaglio di droga: solo a Porto Selvaggio, otto persone tra i 18 e i 30 anni sono state segnalate alla Prefettura ben per utilizzo non terapeutico di sostanze stupefacenti. I carabinieri della Stazione di Galatone, contemporaneamente, hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione nei confronti di Carmine Lezzi, 40 anni, già noto alle forze dell’ordine e riconosciuto colpevole del reato di furto aggravato commesso nell’agosto del 2011.

Nella “Baia Verde”, invece, le segnalazioni amministrative ammontano a 10, oltre a 5 denunce in stato di libertà: per detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; per falsa attestazione a pubblico Ufficiale sulla identità personale (art.495 C.P.); per guida in stato di ebbrezza (art.186 c.2 C.d.S.); per porto illegale di oggetti atti ad offendere (art.4 legge 110/1975); per evasione dagli arresti domiciliari (art.385 C.P.). 85 i veicoli controllati, 6600 euro il totale delle multe.

Non solo. Sempre a Baia Verde, è andato a segno l’impiego di militari in borghese: sono stati avvicinati da due gambiani, che hanno proposto loro l’acquisto di alcune dosi di cocaina e marijuana. I due giovani sono adesso indagati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e sono in carcere.

“L’obiettivo dei carabinieri – spiegano dal comando provinciale guidato dal colonnello Giampaolo Zanchi – è stato quello di garantire un turismo ed un divertimento sani, all’insegna di valori pieni e veri, per restituire al territorio salentino la dignità che merita, a tutela della collettività e del benessere dell’individuo, al riparo da qualsivoglia alterazione psicofisiche dovuta all’assunzione smodata di alcol o comunque all’utilizzo di sostanze psicotrope”.

 

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