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Salvo l’ex cinema Aurora, i giudici bacchettano il Comune di Castrignano de’ Greci

CASTRIGNANO DE’ GRECI- Resta in piedi l’ex cinema Aurora, a Castrignano de’ Greci. Nessun abbattimento, dunque, potrà esserci e a sancirlo è stato il Consiglio di Stato che ha accolto l’appello del Ministero dei Beni Culturali e della Soprintendenza contro il Comune, ribaltando la decisione del Tar.
Dopo la sospensiva di ottobre, dunque, arriva la sentenza, pubblicata nelle scorse ore. L’immobile, che sorge accanto al Palazzo De Gualtieriis, avrebbe dovuto essere demolito nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana risalente al 2013 e finanziato con 583mila euro.

Inizialmente, la Soprintendenza aveva dato l’ok con prescrizioni al progetto. Da lì l’avvio della procedura, con la cessione del bene da parte dei proprietari al Comune. Con l’aggiudicazione dei lavori, è montata la protesta, con gli esposti del Forum ambiente e Salute e di un coordinamento civico. È in quel momento che la Soprintendenza ha deciso di avviare il procedimento per la dichiarazione di interesse culturale dell’immobile, impedendone così la demolizione. E lo ha fatto rivedendo i suoi precedenti pareri positivi che aveva reso.
Ne è nato il contenzioso: l’amministrazione comunale ha avuto ragione in primo grado, ma in appello ha perso la battaglia legale.

E la ragione è chiara: la Soprintendenza aveva rilasciato quei via libera (con prescrizioni) sulla base di dati ritenuti dal Consiglio di Stato “incompleti e tendenziosi”, visto che l’edificio era stato presentato come “in disuso, edificato negli anni ’50 e destinato inizialmente a fabbrica di tessuti e successivamente a cinema e quindi a discoteca per poi restare inutilizzato a causa della fatiscenza di parti interne dell’edificio e della presenza di amianto nella copertura a falda… suscettibile… di potenziale pericolo ambientale”.

Eppure, la sua esistenza era attestata già nel 1925. Tra l’altro, l’immobile di via Umberto I è ora vincolato anche ai sensi della legge sulla tutela dei cinema storici, perché esistente alla data del 1° gennaio 1980.
I giudici lo definiscono “una risorsa culturale e storica da recuperare e restituire alla fruizione della comunità”, bacchettando tra le righe il Comune, che “ha rappresentato – scrivono – all’organo statale una descrizione non corretta dell’ex-cinema Aurora ed ha rappresentato di voler procedere alla demolizione dell’edificio, malgrado l’impegno regionale di integrare il finanziamento per la sistemazione del sito e quello della Soprintendenza volto a trovare una soluzione condivisa sul riuso culturale dell’immobile”.

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