NARDO’- Troppi anni di precariato e ancora nessun contratto dignitoso. Due dei lavoratori della Pista Porsche di Nardò hanno avviato uno sciopero della fame ad oltranza rivendicando i loro diritti e chiedendo di essere ascoltati. I collaudatori, ricordiamo, sono in presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda dallo scorso 29 marzo.
I motivi? Presto detto: in questi anni lavoratori sono passati dalle cooperative per poi approdare alle agenzie interinali e nonostante avessero maturato il diritto alla stabilizzazione e un finanziamento regionale di 10 milioni di euro per l’assunzione di 25 operai, sono rimasti senza lavoro. Ora vogliono solo che i loro diritti vengano rispettati e qualora l’azienda non dovesse ancora muoversi o dar loro risposte, continueranno con proteste sempre più significative e dure, come la decisione di bloccare tutte le strade d’accesso alla pista il prossimo 8 maggio.