MELENDUGNO – Nonostante i lavori fermi, resta la tensione a Melendugno intorno al cantiere del gasdotto. È un botta e risposta infuocato quello che scatena un video diffuso dalla multinazionale Tap e girato da una delle guardie giurate di Alma Roma, la società a cui è affidato il servizio di vigilanza. “Nella tarda serata di ieri 1 maggio – dicono dalla società – per l’ennesima volta si è svelato il volto violento del gruppo che dal cosiddetto Presidio NoTap cerca di imporre contro le leggi dello Stato quella della giungla, della prevaricazione, dell’aggressione. Per più di un’ora è stato impedito il cambio turno delle guardie giurate e quelle rimaste intrappolate nell’area recintata sono state fatte ripetutamente oggetto di lanci di sassi che fortunatamente non hanno colpito le persone causando però danni alle automobili di servizio. Il gruppo di scalmanati ha pesantemente insultato e minacciato i lavoratori presenti, mentre altri, con arnesi professionali provvedevano a tagliare ben 35 grate della recinzione, cinque delle quali sono state rimosse e rubate”. I No Tap, alcuni di loro impegnati ieri a portare il proprio messaggio nel concertone di Napoli e supportati da artisti che si sono esibiti a Roma, parlano di “provocazione” da parte dell’azienda. “I vigilanti hanno puntato i fari verso il presidio – dice Gianluca Maggiore, uno dei portavoce – e questo ha scatenato il parapiglia. Siamo stati provocati. Le nostre foto dimostrano che alle 22.33 non c’era nessuno di noi davanti al cancello di uscita del cantiere, mentre la Polizia municipale era stata allertata e ci ha allertato del fatto che proprio in quel momento stavamo impedendo il cambio turno. Il video di Tap ritrae il momento in cui alcuni ragazzi si sono avvicinati per chiedere spiegazioni e un agente dell’Alma Roma ha minacciato uno di loro con parole pesanti, tirando fuori anche un manganello telescopico”.
