SCORRANO- Si profila una guerra di carte bollate sui forni crematori. Altair srl, la società capofila del progetto di Botrugno, ha annunciato di aver conferito mandato ad un legale per diffidare Provincia di Lecce e Comune di Scorrano a proseguire in un altro iter autorizzativo, quello che, appunto, riguarda il project financing presentato dalla Leucci srl a Scorrano, che non compare tra i comuni individuati da Palazzo dei Celestini come quelli idonei a ospitare templi crematori.
“Proprio grazie alla legge regionale di Polizia mortuaria e alla delibera provinciale che autorizza solo un tempio crematorio sull’intero territorio – dicono dalla società – non si potrà avere la moltiplicazione selvaggia degli impianti”.