LECCE- Parcheggia in Piazza Libertini, a Lecce, per andare a sbrigare delle cose in Posta. Questione di pochi minuti, avvertendo persino un vigile che si trovava nei dintorni. Tutto sembrava esser andato liscio, ma un mesetto dopo arriva a casa l’amara sorpresa: il verbale di 186,20 “per aver sostato in zona interdetta alla circolazione”.
Questo è quanto accaduto lo scorso febbraio a un cittadino, Marco Buccarella, che ha subito pensato di contestare il verbale, rivolgendosi in un primo momento alla Prefettura. Una volta rigettata la richiesta ha fatto ricorso al Giudice di Pace, che invece ha accolto la richiesta procedendo con l’annullamento della multa per le seguenti motivazioni: “Il verbale è notificato all’opponente in semplice copia, scemando la fede pubblica di cui dovrebbe essere portato l’impugnato atto”. Inoltre per il Giudice, la notifica del verbale è illegittima, in quanto non operata né dagli agenti accertatori né dall’ufficiale giudiziario o per mezzo dell’ufficio postale (come prevede la legge), bensì da una società privata incaricata dal Comune”. Inoltre, sul verbale mancherebbe anche il riferimento al luogo di accertamento, dettaglio che, per il Giudice confermerebbe l’inesistenza giuridica della notificazione del verbale.