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Aeroporti di Puglia ai privati? Acierno: “Gestione pubblica è penalizzante”

BARI- Le valutazioni su una eventuale privatizzazione sono ancora in corso, qualunque decisione verrà presa sarà condivisa con il Consiglio e parti sociali. Il capo di gabinetto del governatore Emiliano, Claudio Stefanazzi e l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno, auditi in Commissione Trasporti del Consiglio, hanno confermato che rispetto alla fuga in avanti di Napoli, ad oggi l’eventuale fusione dei due aeroporti è ancora in fase di valutazione. Bisogna capire, in particolare qual è oggi e quale sarà dopo la eventuale fusione, il valore della società Aeroporti di Puglia.
“Stiamo valutando la possibilità di creare un polo meridionale – ha spiegato Stefanazzi – aperto ad altri soggetti ma è vero anche che il panorama di aeroporti da Roma in giù si ferma a Bari e Napoli. Una fase di valutazione di un polo meridionale non può che passare dalla valutazione di Aeroporti di Puglia e Gesac insieme”. È stato Acierno a spiegare, invece, che al di là delle valutazioni sul piano industriale che competono solo alla Regione, una gestione pubblica tarpa le ali alla società: “Gestire una società ad intero capitale pubblico, in un mercato così fortemente concorrenziale, con tanti aeroporti che non sottostanno alle regole rigide del pubblico, è un appesantimento”.

Quanto ad una sostituzione di Acierno, è stato chiarito: il suo mandato è scaduto a maggio, ora è in proroga per espressa richiesta dell’assemblea dei soci che ora dovrà riunirsi per tracciare il futuro.

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