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Distacco acqua: gli inquilini scrivono ad Alfano

LECCE-Alla fine hanno deciso di puntare altro, per rivendicare il proprio diritto, ora anche sancito da un decreto legge. Hanno scritto al ministro dell’Interno Angelino Alfano, gli inquilini che, ancora oggi, all’improvviso, restano senz’acqua perché Acquedotto pugliese interrompe l’erogazione in presenza di famiglie morose.

Il Comitato Inquilini delle Case Popolari di Lecce e Provincia, visto il continuo distacco dell’acqua da parte di AQP in numerose palazzine popolari di proprietaà di Arca Sud, nonostante il recentissimo Decreto Legge emesso dal suo Governo,che obbliga AQP a dare anche ai morosi almeno 50 litri di acqua al giorno, INVITA la S.V. al più presto, data l’emergenza in atto che colpisce soprattutto bambini, anziani e disabili e che bisogna viverla per rendersi conto dei gravi disagi in cui vanno incontro queste categorie di cittadini, a sollecitare il Sig.Prefetto di Lecce a convocare un tavolo istituzionale con AQP e REGIONE PUGLIA, per l’attuazione di fatto del recente Decreto legge in materia“.

Proprio il 31 ottobre si è registrato l’ultimo episodio al civico 4 di piazzale Siena a Lecce. Un condominio di 24 famiglie, di cui solo 5 morose, è rimasto a secco e, alla luce del recente decreto, un’inquilina si è rivolta anche ai carabinieri chiedendo se non si configuri un vero e proprio reato.

L’amministratore del condominio in questione, Fabio De Carlo, parla di un fatto “ridicolo”. Quando lui è diventato amministratore di quel condominio, il debito era di circa 50mila euro; ora è stato quasi saldato e restano sospese le 3 emissioni del 2016 e l’ultima del 2015, ma non ci sono in cassa soldi per poter pagare queste ultime bollette delle 5 famiglie non in regola. Giorni fa, in un’assemblea, è stato decisa all’unanimità l’installazione dei contatori individuali.

Intanto una delegazione di inquilini è stata ricevuta da Arca Sud prima e da Aqp poi. Si sta cercando di chiarire perché, nonostante l’importo esiguo del debito, si sia proceduto ad un atto grave come il distacco e, soprattutto, perché non venga seguita la legge.

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