Cronaca

Il dramma delle carceri, da Lecce Pannella chiede l’amnistia

LECCE  –  E’ scritto nel primo rigo della Dichirazione Universale dei diritti dell’Uomo: “Tutti gli esseri umani nascono eguali in diritti e dignità”. Ma quando quel cancello si chiude, quel principio resta sepolto sotto una valanga di problemi, noti a tutti, ma mai immutati. Anzi se è possibile peggiorano.

In quella cella di un metro e poco più si sta stretti; quando non si ha lo spazio per respirare, ti tolgono anche quello per sentirti dignitosamente un uomo uguale agli altri.

Ed è così, nonostante gli sforzi della Direzione, anche nel Carcere di Borgo San Nicola a Lecce.

Una struttura più moderna di quelle del resto d’Italia ferme agli anni ’30, ma in pari condizioni sotto il profilo dell’affollamento 1.400 detenuti su 660 di capienza – di scarsità di agenti penitenziari a lavoro e di numero di suicidi che cresce vertiginosamente.

Per il leader dei Radicali Italiani Marco Pannella la soluzione è una e si chiama: ‘Aminstia’. Concorda il Presidente dell’Associazione ‘Nessuno tocchi Caino’ Sergio D’elia per il quale l’amnistia è anche per lo Stato che sulla condizione delle carceri non fa fronte ai propri doveri.

Nelle oltre 4 ore che Pannella, la Senatrice Adriana Poli Bortone, il Presidente del Movimento Regione Salento Paolo Pagliaro hanno trascorso in carcere, non si è raccolta solo la protesta silenziosa dei carcerati. Hanno incrociato i loro occhi e ascoltato le loro storie.

“Il reparto femminile è quello che presenta la maggiore criticità ha detto Pagliaro – bisogna intervenire subito. Nelle altre sezioni alcuni miglioramenti li abbiamo riscontrati rispetto alla nostra ultima visita dei mesi scorsi.

La Direzione lavora in condizioni difficilissime e questo sforzo lo abbiamo riscontrato anche parlando con i detenuti. Abbiamo ascoltato le loro storie, guardato nei loro occhi tutta la disperazione che provano. E’ stata una esperienza che ci ha colpiti profondamente”.

Una situazione che tutti conoscono ma che non cambia mai. Ma sulla quale il Governo in carica potrebbe ancora fare qualcosa. “Questo Governo, se vuole, fa le cose nel giro di una settimana – ha detto la Poli BortoneMi auguro che con la forte determinazione dei radicali, unita alla nostra si muova qualcosa nel più breve tempo possibile”.

 

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Foto di Stefano De Tommasi

 

 

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