PORTO CESAREO- E’ stato il giorno della perizia psichiatrica per Vincenzo Tarantino, 51enne di Manduria, accusato di essere l’autore del massacro di Porto Cesareo. Marito e moglie Luigi Ferrari e Antonella Parente, furono uccisi all’interno della loro abitazione, massacrati a colpi di martello. L’uomo, ex compagno della nipote avrebbe agito, all’alba del 24 giugno dello scorso anno. Tarantino fu fermato poche ore dopo il barbaro assassinio. Era a bordo di un’auto, vicino ad un Bar alla periferia di Torre Lapillo. Alloggiava in un Bed and Breakfast ad Avetrana. Nella sua stanza gli investigatori recuperarono anche alcuni vestiti, messi a lavare nel lavandino, nel tentativo di eliminare le tracce del terribile omicidio appena commesso.
Ad incastrarlo anche alcuni graffi sul petto, rimediati nella colluttazione con una delle vittime. Fondamentali le dichiarazioni di un amico a cui Tarantino aveva confidato, nei giorni scorsi, l’intenzione di vendicarsi.
La perizia ha stabilito che l’uomo era lucido e capace di intendere e di volere al momento del fatto. Differenti i risultati della consulenza di parte.Il prossimo 28 ottobre ci sarà la requisitoria del sostituto procuratore Giuseppe Capoccia.