Politica

Regionali: Berlusconi cerca un “amato” candidato ed Emiliano teme il non “amato” Vendola

BARI– Che le regionali rappresentino un appuntamento elettorale di primaria importanza è scontato ma che queste siano appese all’elezione del futuro Presidente della Repubblica forse non era mai avvenuto. Molti danno per certo che Berlusconi scioglierà la riserva dopo il 29 gennaio e dopo le prime prove quirinalizie per capire la condotta dell’ex Ministro e decidere la percentuale di drasticita sul nuovo corso pugliese. Ad ora, malgrado le dichiarazioni sulla stampa, alcun nome è realmente più avanti rispetto ad un altro tanto nello spingere, nei giorni scorsi, il Consigliere Mazzei a sperare in una vittoria , se uniti rispetto ad Emiliano , ma usando un sondaggio che dava in vantaggio proprio colui che ha fatto un passo indietro: il consigliere, ex An, Marmo. Lo fa, Mazzei, si per lanciar un messaggio al consolidamento del centro destra ma anche per non nominare l’auto candidatura di Schittulli ed aprire al partito di Alfano pronto a valutare ,nomi alternativi all’oncologo barese , dando la responsabilità del ritardo , nella scelta, al leader Fitto e non al tavolo romano.

Quasi a dire, dal Nuovo Centro Destra: attendiamo anche perché Berlusconi , nel dialogo con il ministro dell’Interno , auspica un riavvicinamento che parta dal nome del Capo dello Stato e giunga ad alleanze nelle sette regioni chiamate al voto. Dall’altra parte, cioè nel centro sinistra, ad un tratto, si è silenziato Michele Emiliano.

Due i motivi: il primo le troppe critiche a Vendola , dopo esserne stato per dieci anni alleato, ed il secondo , ma non meno importante motivo, il non innervosire una base vendoLiana che non segue Stefano e non decida, dopo la kermesse milanese del Governatore uscente, di fare una battaglia romana contro Renzi ed il Pd e pugliese contro lo stesso democratico Michele. Allearsi con gli altri ex comunisti e infrangere l’unità del centro sinistra dopo l’ufficiale ingresso, anche se da Roma non lo si da per definitivo, dell’Unione di Centro di Pierferdinando Casini potrebbe esser la tentazione delle fabbriche di Nichi anche indignate dalla decapitazione di Sel in favore della Puglia in Più del senatore sfidante, alle Primarie, dell’ex Sindaco di Bari. 

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