SAN FOCA- Un sì alla TAP, ma con asterisco, e non è questione di poco conto se chi si esprime è un deputato del Partito democratico che parla all’indomani del pronunciamento chiaro di Matteo Renzi da Bari: “Il gasdotto si fa, ma forse c’è ancora spazio per valutare approdi alternativi”, e del responso, stavolta tranciante, del ministro dell’Ambiente Galletti che ha chiuso nettamente all’ipotesi di modifiche al progetto.
Chi parla è Fritz Massa, convinto della realizzazione del Gasdotto di Trans Adriatic Pipeline, ma il parlamentare democratico non rinuncia a mettere i puntini sulle “i” ritenendo naturale che il territorio benefici di compensazioni perché la bilancia di oneri e onori sia per il territorio sostanzialmente in equilibrio. E immagina investimenti che potrebbero essere utilizzati anche per contrastare l’erosione delle coste salentine.
Legambiente, per voce del presidente regionale Francesco Tarantini, sottolinea proprio le discrepanze – non lievi – tra la posizione del premier (da cui ci si attenderebbe una linea di indirizzo non soggetta a modifiche o a interpretazioni da parte di componenti dell’esecutivo) e quella del ministro dell’Ambiente.
Ed evoca un rischio che ad oggi non è scongiurato, ossia che il territorio corra il pericolo di dover sostenere l’impatto di un’altra opera imponente: il gasdotto di Otranto, e sarebbero due.