Cronaca

Authority, Taranto non vuole sparire. Ecco il piano: si salva solo Bari

TARANTO- Si saprà nell’arco di un mese se Taranto rimarrà autorità portuale autonoma o se sarà inglobata a quella di Bari , che comprenderà anche Brindisi.

La riforma annunciata dal Ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi, dovrebbe vedere la luce a metà maggio, anche se il percorso non si preannuncia facile per i porti del Salento.  Taranto resta comunque decisa a contrastare un progetto che se dovesse restare così com’è penalizzerebbe la Città dei Due Mari e Brindisi, a vantaggio ancora una volta di Bari.

Per il porto di Taranto, risulta quanto meno contraddittorio infatti che, mentre da un lato si riconosca la centralità dello scalo nel Mediterraneo, dall’altro il porto viene privato della sua governance. Ma Taranto ha tante altre peculiarità da far vedere e che la pongono in situazioni di vantaggio rispetto ad altri scali. Ad esempio: i traffici mercantili che si mantengono al di sopra delle 30milioni di tonnellate annue contro i 4-5 milioni di Bari; oltre mille invece le navi che hanno toccato il porto di Taranto; infine ci sono due grandi progetti di investimento, ossia la piastra logistica e l’adeguamento dell’area del Terminal per un totale di 400 milioni di euro.

Eppure stando ad indiscrezioni, Bari potrebbe prevalere,accorpando Taranto e Brindisi.La politica quindi è chiamata a vigilare, affinchè Taranto non subisca un ulteriore scippo.

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