CronacaPolitica

Ampliamento Formica, Consales attacca: “Ignorati dalla Regione”

BRINDISI- Un’azione legale, con il Comune di Brindisi promotore, che vada a tutela del territorio, dell’ambiente, dei cittadini. Parti lese, eventualmente, dal rilascio dell’Aia, da parte della Regione Puglia, per l’ampliamento della discarica Formica. Una notizia che lo stesso sindaco Mimmo Consales ha appreso dagli organi di informazione e non, quindi, dalla stessa Regione accusata, senza mezzi termini, di aver ignorato i dubbi avanzati dall’amminsitrazione circa i rischi per la salute.
“E’ opportuno ricordare – ha affermato Consales – che il parere rilasciato dal Comune di Brindisi in sede di conferenza dei servizi era legato agli aspetti di carattere ambientale, mentre successivamente il sottoscritto ha fatto rilevare alla Regione Puglia che non vi era traccia di una valutazione scientifica del rischio sanitario, atteso che la stessa discarica è situata in un’area dove insistono altri impianti di smaltimento di rifiuti. Devo constatare che il provvedimento autorizzativo è stato rilasciato ignorando tale richiesta”.

Insomma, come dire che il parere del Comune, in realtà non negativo in toto, conta quanto il due di picche in quel di Bari. E così, ecco che il primo cittadino annuncia battaglia.

“Ho già convocato – avvisa il sindaco – il responsabile dell’Ufficio Legale del Comune ed i dirigenti delle Ripartizioni interessate affinché si possa predisporre un’azione legale a tutela della salute pubblica, non escludendo, inoltre, di dotare l’Amministrazione comunale in maniera diretta dei dati ambientali necessari a verificare se e quanti rischi esistono sul piano sanitario. In tal caso, non escludo la possibilità di esercitare i miei poteri di massima autorità sanitaria del territorio”.

C’è da dire che l’unico Ente ad aver bocciato il progetto di ampliamento in maniera totale era stata la Provincia di Brindisi. L’autorizzazione della Regione è giunta quindi dopo i pareri favorevoli, se pur con alcune prescrizioni, di Comune di Brindisi, Asl e Arpa.

Il nuovo progetto presentato dalla società, che è gestita da un amministratore giudiziario, prevede un ampliamento della discarica per una capienza di 837mila metricubi, la costruzione di una sopraelevata di 250 mila metricubi, e la realizzazione di un impianto di trattamento per la riduzione volumetrica dei rifiuti. Con l’area già esistente la discarica arriverà a 1.500.000 metricubi. Giova ricordare che l’Aia ha valore di 5 anni. Giova ricordare che si tratta dell’ex discarica dei veleni. Già oggetto del processo, ormai in via di conclusione almeno per quanto riguarda il primo grado di giudizio, che prese il la dal sequestro del Noe nel 2009.

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