Cronaca

Dopo la strage di Canosa, blitz nel Foro Boario: la stradale blocca due partenze

LECCE- 38 morti su 48 passeggeri, una strage sulla quale un’inchiesta sta cercando di far luce e che continua a suscitare dolore e indignazione. L’autobus precipitato dal cavalcavia sull’autostrada Napoli-Canosa era sicuramente vecchio, forse non avrebbe dovuto viaggiare.
Per questo il Compartimento Polizia Stradale della Puglia ha disposto l’intensificazione dei controlli su tutti gli autobus che effettuano servizio di noleggio con conducente per trasporto persone. L’attenzione è rivolta soprattutto ai pullman utilizzati per gite ed escursioni, quelli dove normalmente viaggiano decine di passeggeri.

Un dispositivo di controllo che ha riguardato tutta la puglia e che a lecce si è concentrato nell’area del foro boario, dove confluiscono ogni giorno pullman di linea e in partenza per località turistiche, gite di piacere o in località religiose. I controlli sono stati effettuati anche su strada con pattuglie dislocate sia sulla statale 274 che su diverse provinciali.

E purtroppo i dati non sono confortanti dal momento che in tre giornate di controlli, dall’uno al 3 agosto, su 14 autobus esaminati le infrazioni sono state 16. Gli agenti della Polstrada, coordinati dalla dottoressa Lucia Tondo, hanno riscontrato infrazioni di diverso tipo al codice della strada.

Alcuni autisti non avevano con se la patente, altri non avevano a bordo la carta di circolazione. Tra le infrazioni più gravi carenze nei sistemi di bordo: mancato funzionamento di luci e fanalini, gomme lisce. In due casi è stata bloccata la partenza: i due autisti non avevano rispettato i turni di riposo e quindi i tempi di guida stabiliti per legge. I controlli sono stati eseguiti nelle prime ore del mattino, quindi rima di qualsiasi partenza.  Gli autisti sono stati sottoposti anche all’alcol test ma l’esame è stato negativo.

Oltre Lecce controlli a tappeto nelle località pugliesi a più alta concentrazione di turisti e pellegrini: Alberobello, Castellana Grotte, Castel del Monte, Fasano, San Giovanni Rotondo.

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