BRINDISI- La società della Provincia di Brindisi che, secondo il nuovo piano industriale, taglierà ore e stipendi ai dipendenti, e quindi anche servizi ai cittadini, riceve un importante assist dai consiglieri regionali brindisini che, con un ordine del giorno bipartisan, puntano alla salvaguardia di un livello occupazionale in bilico tra le giuste aspettative dei lavoratori e un bilancio da approvare nei prossimi giorni.
La palla, almeno in linea teorica, passa ora alla regione.
L’ordine del giorno firmato da Marcello Rollo (udc), Euprepio Curto(Fli), Pino Romano(pd) Giovanni Epifani(pd), Fabiano Amati(pd), Maurizio Friolo (pdl), Francesco De Biasi (pdl) e dei centristi Negro e De Leonardis impegna Vendola e il suo esecutivo a trovare le soluzioni più idonee a salvaguardare il livello occupazionale della Santa Teresa e di tutte le società in house nel territorio regionale.
Nello specifico, la proposta è quella di delegare alla Provincia i diversi servizi da offrire. Così facendo la Regione potrà delegare i fondi da far gestire a chi dovrà garantire servizi e occupazione. Una proposta che, se realmente fattibile, potrebbe essere applicata in futuro anche per far fronte ad altre emergenze figlie di una spending review che continua a mietere vittime.
Solo per l’ente di Via de Leo, sono oltre 2 milioni i tagli operati dal governo centrale. Troppi per far fronte alle spese. Troppi, per garantire un futuro ad oltre 130 lavoratori aggrappati alla speranza.