LECCE – Sono già oltre 3.500 le firme raccolte in provincia di Lecce da Confesercenti, affiancata da chiesa e sindacati, per l’iniziativa ‘Liberaladomenica’. La petizione serve a presentare una proposta di legge di iniziativa popolare per abrogare l’apertura “selvaggia – come la definisce l’associazione degli esercenti – dei negozi di domenica e nei giorni festivi, prevista dal decreto salva-Italia”.
Solo in questa ultima domenica di febbraio, nella Parrocchia ‘Madonna della Fiducia’ di Giorgilorio, alle porte di Lecce, 500 persone hanno firmato in calce ai moduli.
“Non è vero che le aperture domenicali fanno innalzare il PIL, nè tantomeno fanno aumentare i consumi”. Così, con lo slogan “Aperto sempre di domenica… ma anche no!”
Confesercenti porta avanti la propria battaglia che chiesa e sindacati appoggiano, per restituire una dimensione umana alla domenica e perchè il riposo è sacro e da dedicare alla famiglia.
Non sono d’accordo le associazioni dei consumatori. Dopo Codacons, anche Aduc spiega il perchè del proprio ‘no’ posto che, se le firme raccolte saranno tantissime, allora ragioneremo insieme sul da farsi.
La battaglia sulle aperture domenicali senza regole che, secondo Confesercenti, stanno svuotando le città e riempiendo i colossi commerciali, va avanti a suon di firme e se il trend è questo, si sfonderà di gran lunga il tetto minimo delle 50.000 firme in Italia, necessarie a chiedere il cambiamento.