TARANTO – Toni accesi, parole dure e alcuni momenti di incomprensione e difficoltà. Descrivolno cosi gli ambientlaisti tarantini l’ incontro in rpefettura con il ministro all ambiente Corrado Clini. Dopo circa un’ora di incontro con Clini, gli ambientlisti: “Abbiamo cercato di supportare la tesi della magistratura, sottolineando l’impossibilità che impianti messi sotto accusa e sottoposti a sequestro possano essera riabilitati a funzionare, causando malattie e morti. Inoltre, abbiamo fortemento manifestato il nostro dissenso sul possibilità che l’Ilva possa avere l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Questa posizione ha fatto fortemente irritare il Ministro, nonostante i nostri interventi siano stati dialetticamente corretti.
Nel corso del mio intervento, ho posto l’accento sul fatto che i politici, quasi tutti all’unisono, compreso il Ministro stesso, con le loro parole abbiano dato sempre la sensazione molto forte di dare priorità all’acciaio, piuttosto che alla salute dei cittadini. Inoltre, con grande delusione ed amarezza abbiamo tutti potuto riscontrare che il Dott. Clini più volte ha posto l’accento sul fatto che le indagini epidemiologiche eseguite da illustri luminari della scienza medica per conto della Procura potessero essere non significative. E per questo motivo che ho “tirato fuori” i dati dello studio “Sentieri” (redatto anche dal Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore della Sanita) che riporta i seguenti dati rilevati ” le prorposte avanzate dagli ambientalisti, ha ssciurato il ministro clini, faranno parte della procedura di rilascio dell aia. il ministro per l’Ambiente ha dichiarato inoltre che ha avuto l ok dalla presidenza del Consiglio dei ministri a costituirsi parte civile in quello che sarà il processo a carico dei vertici dell’Ilva, per inquinamento, disastro ambientale ed avvelenamento di sostanze alimentari.