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Fatica e gol: il Lecce sbanca Cuneo

CUNEO – La gara di Cuneo, prima trasferta del Lecce targato Lega Pro, era attesa come una sorta di banco di prova per la truppa di Giacomazzi e compagni, un’utile verifica per saggiare l’adattamento di un complesso tecnicamente superiore alle trappole di un torneo simile ad un sentiero di montagna.Lerda conferma il 4-2-3-1 e rispetto alla gara contro la Cremonese inserisce Chiricò al posto di Falco.

 Il catino del Paschiero presenta subito la prima insidia, l’erba è troppo alta ed il campo è asciutto. Il risultato è che la circolazione di palla diventa meno fluida e piĂą prevedibile.

Ma il Lecce fa subito la voce grossa e mette subito tanta fisicità in campo, tanto che, su corner battuto dalla destra, Esposito salta più in alto di tutti e sfruttando una deviazione, batte Rossi per l’1-0.

La reazione dei padroni di casa è rabbiosa e si affida soprattutto alle sfuriate sulle tangenziali che tentano di aggirare il robusto filtro del centrocampo giallorosso.

Le offensive biancorosse trovano, comunque, adeguata risposta dalla retroguardia salentina.

La gestione del possesso palla, compassato e poco ispirato consente al Lecce, al 15’, di trovare una buona chance sul destro di Giacomazzi che manca il bersaglio.

Al 20’, però, il Cuneo vede premiata la costanza e l’intraprendenza del proprio attacco. Martini sfrutta un suggerimento in verticale e Benassi, costretto all’uscita, va fuori tempo ed atterra l’avversario.

Il rigore è sacrosanto, per super Max c’è cartellino giallo, anche se i piemontesi reclamano il rosso e  la faccenda tiene banco nel dopo partita. Alla battuta del penalty va Fantini che realizza la rete del pareggio, 1-1.

Il pareggio muta l’inerzia del match, il Lecce soffre le sortite di Donida dalla sinistra, il quale poco dopo, serve in mezzo un pallone d’oro a Fantini che sbaglia mira. I locali appaiono galvanizzati, i giallorossi manovrano sottoritmo anche perchè non possono contare sull’ispirazione di un PiĂ  troppo avulso dalla manovra e su un Jeda ben controllato dai difensori di casa.

Allora ci pensa Bogliacino a fungere da trascinatore e al 39°, i giallorossi tornano in vantaggio:  PiĂ , servito in area tira in porta, Rossi respinge, sul ‘tape in’ il piĂą lesto è l’uruguagio che ribadisce in gol.

 Nella ripresa torna in campo un altro Lecce.

Al 3’ un vivace Chiricò, preziosissimo in chiave tattica,  mette in difficoltà Rossi che si salva in angolo.

Al 6’ Pià servito in area da Memushaj, colpisce di testa ma Rossi neutralizza.

Il Lecce prende quota ed attua un’oculata gestione del pallone, tentando, di tanto in tanto, la stoccata del ko.  Legittimo si propone sulla fascia di pertinenza ed offre una ghiotta chance a Jeda, il cui colpo di testa finisce fuori di pochissimo.

 Al 21’ si rivede il Cuneo dalle parti di Benassi con Di Quinzio che mette lo scompiglio in area giallorossa.

La fatica comincia ad affiorare tra i 22 in campo e giunge il momento dei  primi cambi: per il Cuneo entra Garavelli per Cristini, per il Lecce Falco per Pià.

Memushaj che si conferma tra i più positivi al 31’ innesca un sinistro da fuori area che costringe  Rossi agli straordinari.

Ezio Rossi mette in campo l’artiglieria pesante e, al 35,  gioca la carta Lodi.

Al 41’ il neo entrato Falco, tenta la conclusione da lla distanza ma trova pronto un ottimo Rossi.

Lerda inserisce forze fresche e offre l’opportunitĂ  del debutto in prima squadra del promettente Di Mariano che rileva Chiricò. Voto alto per lui.

Non accade piĂą nulla, nemmeno durante il recupero di 4′ assegnati da Brasi di Seregno. Il Lecce mette fieno in cascina, incamerando 3 punti, perfeziona l’intesa di una squadra nuova per 8/11 ed assiste alla chiusura della finestra di mercato che vede l’arrivo di De Rose e un Corvia sempre piĂą lontano dal Salento.

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