Cronaca

Ilva presenta 2 ricorsi contro il Gip

TARANTO – Due appelli in difesa della fabbrica e contro le iniziative del gGip.  Il Presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, accompagnato da un legale, ha depositato stamani nel Tribunale di via Marche, due appelli e una richiesta di incidente di esecuzione al Tribunale del Riesame di Taranto contro le ordinanze del Gip Patrizia Todisco. “Siamo convinti che i provvedimenti del Gip siano viziati in punto di diritto, quindi ne chiediamo sostanzialmente l’annullamento”, ha detto Ferrante ai cronisti.

Il Gip  tra venerdì e sabato scorsi ha ordinato al siderurgico di fermare i 6 reparti a caldo dello stabilimento sotto sequestro e ha revocato Ferrante dall’incarico (conferito dal Tribunale del Riesame) di custode giudiziario delle aree.

Con la richiesta di incidente di esecuzione l’Ilva chiede al Riesame di stabilire se il Gip era competente ad emettere le ordinanze impugnate per le quali viene chiesto l’annullamento. A giudizio dei legali dell’acciaieria più grande d’Europa, poteva emettere ulteriori provvedimenti solo il Riesame, che aveva confermato il sequestro degli impianti consentendo l’utilizzo ‘in funzione’ della eliminazione delle ‘situazioni di pericolo’ e dell’avvio di un monitoraggio in continuo.

“E’ evidente la divergenza tra il programma avviato dal Governo e le amministrazioni locali, con il coinvolgimento dell’azienda, dalla decisione del Gip”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, parlando in audizione in Commissione alla Camera. “Dopo la decisione del Gip – spiega Clini – abbiamo avuto consultazioni con il Presidente della Regione e il Presidente di Ilva Ferrante, ieri Vendola ha incontrato Ferrante e la linea del Governo è molto semplice: noi proseguiamo nella procedura per il Riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale che intendiamo concludere entro il 30 settembre, in tempi molto rapidi”.

“Va detto con estrema chiarezza che in Italia come in tutta Europa, le autorità competenti nel dare le autorizzazioni alle attività produttive e nel monitoraggio ambientale, sono identificate dalle leggi e dalle direttive europee e nessuna di queste, dico nessuna, attribuisce tale compito all’Autorità giudiziaria, questo deve essere molto chiaro perché sennò si rischia di creare l’incertezza sull’affidabilità dell’Italia nei confronti degli investimenti esteri”. Ma spiega: “La Presidenza del Consiglio sta valutando se sollevare il conflitto di attribuzione, ma la finalità è chiarire i termini dei ruoli non aprire un conflitto con la Magistratura”. Clini ha insistito: “Non è un tema riconducibile allo scontro, ma a fare chiarezza sui ruoli, responsabilità e competenze”.

In giornata, gli operai hanno ripreso le 2 ore di sciopero con il blocco della Statale Appia.

 

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