LECCE – La Corte d’Appello di Lecce ha riaperto il processo nei confronti dell’Amministratore delegato della Banca Popolare Pugliese, oggi in pensione, Luigi Cataldi, 75 anni di Parabita. L’accusa mossa nei suoi confronti è di usura. Era imputato nel processo anche l’allora Presidente del Consiglio d’Amministrazione, intanto deceduto.
Entrambi, assistiti dagli Avvocati Pasquale e Giuseppe Corleto, erano stati prosciolti in abbreviato dal Gup Pia Verderosa nell’ottobre del 2004. Il giudice aveva pronunciato il non doversi procedere nei loro confronti, perché il fatto non sussiste.
A dare il via alle indagini fu la querela presentata da un cliente della sede di Gallipoli dell’Istituto bancario che denunciava l’applicazione di presunti tassi d’interesse usurari ai prestiti richiesti con i suoi conti correnti.
I fatti risalgono alla fine degli anni ’90. Dopo il proscioglimento, la Procura fece ricorso fino in cassazione. Furono proprio gli Ermellini ad annullare la sentenza con rinvio alla Corte D’Appello di Lecce. Come previsto dalla legge in vigore all’epoca dei fatti, la Corte ha accolto le richieste del Procuratore Generale Claudio Oliva e rinviato a giudizio Cataldi. A breve la sarà fissata la data di apertura del processo.
di Monica Serra