LECCE – In attesa della conferenza stampa di presentazione ufficiale la nuova proprietà del Lecce calcio è già operativa. Savino e Antonio Tesoro, rispettivamente padre e figlio stanno cercando di infiammare una piazza scottata dalla retrocessione in serie B, da una stagione vissuta in autogestione e ansiosa di conoscere le sentenze dell’inchiesta sul calcioscommesse.
I Tesoro stanno cercando di controllare il fuoco del loro entusiasmo senza fare proclami come ha detto Antonio Tesoro nel corso dell’ultima puntata di Piazza giallorossa. Per il momento solo indiscrezioni sul loro modo di fare calcio, un un progetto si spera lungimirante, magari simile a quello di club che nel panorama calcistico italiano si son ritagliato uno spazio importante per il modo di intendere il calcio o l’azienda calcio. Ambito è il modello Udinese. “Non è il momento di fare proclami – ha dichiarato Savino Tesoro -. Vogliamo ispirarci ai grandi club e l’Udinese è un esempio di come si deve operare nel calcio”.
Scelto già l’allenatore: sulla panchina giallorossa siederà Franco Lerda. “Lerda sarà l’allenatore del Lecce – aggiunge Antonio Tesoro -, sono convinto della scelta fatta: ha fame e voglia di far bene”.
Al nuovo tecnico si cercherà di assicurare una rosa competitiva tentando di costruire una squadra intorno a calciatori di esperienza. “Ho parlato con Giacomazzi – rivela Antonio Tesoro -, l’ho sentito entusiasta, ma cercheremo di mantenere per quanto possibile l’organico della passata stagione”.
La tifoseria giallorossa tra una giusta dose di scetticismo ed ottimismo attende le prime operazioni della nuova proprietà che in un momento di marcata crisi economica ha deciso di tentare l’avventura nel calcio. “In questo momento di crisi economica – osserva Antonio Tesoro, che potrebbe essere il responsabile dell’area tecnica -, è una follia investire nel calcio, ma Lecce merita questa follia”.