LECCE – Paolo Perrone e Adriana Poli Bortone. Un incontro top secret, lontano dai riflettori avrebbe potuto aiutare il sindaco a risolvere un nodo, quello della quota rosa in giunta, e invece fumata nera, la senatrice avrebbe ribadito che il nome di Io Sud nell’esecutivo di Palazzo Carafa corrisponde al primo degli eletti, ossia Luciano Battista. Delega? al movimento della Poli non dispiacerebbe l’annona abbinata alla polizia municipale. Il faccia a faccia fra i due si sarebbe svolto qualche giorno fa e non in occasione di tavoli di partito dove le richieste diventano ufficiali. Il sindaco e la senatrice avrebbero parlato della giunta e a favore di chi, Adriana Poli Bortone, avesse voluto giocare la carta. In ballo c’era la possibilità dello scioglimento del nodo rosa, con l’ingresso in giunta di Ciccia Mariano, ma la senatrice avrebbe ribadito il nome di Battista. Perrone non avrebbe obiettato, accogliendo la richiesta della Poli. Di certo questo dolce niet rimette tutto in gioco e a
trovare la soluzione dovrà essere il triangolo del Pdl: Paolo Perrone, Antonio Gabellone e Raffaele Fitto che, nonostante l’incontro avuto, non è riuscito a chiudere il cerchio leccese. Anche perchè le sorti di Palazzo Carafa, incroceranno quelle di Palazzo dei Celestini e gli scontenti, inevitabilmente, saranno su entrambi i fronti. Toccherà ora all’ex ministro disinnescare la bomba ad orologeria che potrebbe scoppiare a breve, specie in provincia se non si dovessero acquietare gli animi, ossia se ad Alba Service continuerà a sedere Damiano D’Autilia. Se la casella non dovesse tornare alla Provincia di certo s’incrinerebbero gli equilibri fra i big del pdl e i diversi riferimenti sul territorio, primo fra tutti è Mino Frasca.
Il consigliere ha pronte le valigie per sè e il nutrito gruppo neretino. E come Nardò altri gruppi sparsi nella provincia, potrebbero decidere di andar via. Il lavoro che i big del pdl faranno sarà quello di non lasciare molti scontenti su campo, mantenendo gli equilibri in prospettiva dei prossimi appuntamenti elettorali: politiche e regionali. Questa pax passa inevitabilmente da Lecce e da come verrà composta la giunta. Aldo Aloisi di Azzurro Popolare rivendica il posto per Nunzia Brandi e quindi spinge per il quinto assessorato al pdl. Ma la donna potrebbe essere invece un’esterna in quota Puglia prima di tutto che sacrificherebbe Paolo Cairo. Per il Pdl dovrebbero entrare Messuti, Monosi, Coclite, D’autilia o Martini. In forse la quinta poltrona.
Per Lecce città del mondo invece Guido, braccio di ferro fra Pasqualini e Montinaro per Grande Lecce. Incognita Puglia prima di tutto. Per gli alleati invece Battista per io sud, Delli Noci per fli. Regione Salento invece ha preferito tirarsi fuori dal valzer giunta, contestando il manuale cencelli dei voti e spingendo per due valori chiave per il movimento: meritocrazia e migliori competenze. Regione Salento insomma ha consegnato al sindaco disco verde, con dei consigli in nome di un nuovo centrodestra leccese. Tocca al sindaco e al pdl trovare la quadra.