GALLIPOLI (LE) – Con le temperature a 30 gradi e il sole che si fa sentire sulla pelle, quello che ci si aspettava, era di trovare lidi traboccanti di gente; non come agosto, certo, ma quasi.
Invece i lettini a Gallipoli sono quasi tutti chiusi. Poche le persone in spiaggia e ancor meno quelle in mare. E’ l’effetto della crisi che si ripercuote inevitabilmente anche sui lidi balneari.
Seppur mantenendo i prezzi abbordabili, le famiglie iniziano a tagliare il più possibile, a cominciare dal passatempo in spiaggia. Lo si fa a giugno, quando ancora si può resistere, forse lo si farà meno a luglio e agosto quando il meritato riposo imporrà di concedersi almeno un weekend in spiaggia.
I gestori resistono, non si lasciano scoraggiare dalla crisi e pensano in positivo, all’arrivo dei turisti, alla stagione estiva, alla voglia di mare che non può diminuire.
E c’è chi lancia un appello, affinché le istituzioni siano vicine al settore, specie a chi è sul campo da oltre 30 anni. Ma tutto sommato alla fine, l’ottimismo resiste davanti a tutto.