POTENZA – Un patto da 945 milioni di euro. Governo e Regione Basilicata l’hanno siglato con la firma congiunta della premier Giorgia Meloni e del governatore Vito Bardi, alla presenza di molti sindaci del territorio, del ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, e della ministra per le riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati.
I fondi Fsc sono destinati a colmare il divario Nord-Sud e a rilanciare la crescita, ma dei 127 miliardi della programmazione 2014/2020, al 2022 ne erano stati spesi solo 47. Dopo un confronto con i presidenti di Regione, con il Decreto Sud sono stati rimodulati i fondi di sviluppo e coesione istituendo accordi specifici, dove sono le Regioni a proporre progetti da finanziare, condivisi dal Governo nazionale per iscrivere le strategie di sviluppo regionali nel quadro di quella complessiva del Paese. La Basilicata è la diciassettesima Regione a firmare questo accordo di coesione.
Il ministro Fitto ha spiegato che i fondi destinati alla Basilicata serviranno a finanziare 111 progetti e linee di azione strategiche per il territorio regionale. Potenziamento di trasporti e mobilità, risanamento ambientale e riqualificazione dei contesti urbani, competitività del sistema produttivo, efficientamento nel settore idrico integrato: questi gli ambiti di intervento. In particolare, 200 milioni saranno investiti per la messa in sicurezza del sistema viario, l’ammodernamento e ampliamento della rete ferroviaria e per collegare il polo logistico di Ferrandina con la rete Rfi, per l’acquisto di due nuovi treni elettrici per il trasporto passeggeri, e per un progetto di elisuperficie per trasporto persone e merci, con l’uso di droni per rendere più facilmente raggiungibili le aree industriali.