CAVALLINO – “È vietato a chiunque l’emungimento e ogni tipo d’uso di acque provenienti dai pozzi ricompresi nel raggio di 500 metri calcolati a partire dai confini esterni dell’intero complesso impiantistico sito in Località Guarini in Cavallino, ove insiste l’ex discarica”. È quanto stabilisce un’ordinanza del Comune di Cavallino. Un importante punto di svolta in una vicenda che aveva iniziato a destare preoccupazione già dal 2016, quando i parametri di alcuni metalli pesanti, Manganese e Nichel in particolare, presenti in questi pozzi erano arrivati sopra i livelli di guardia. Costante, inoltre, era anche la crescita di cancerogeni, tanto da essere diventati, proprio a causa del rischio di inquinamento della falda, sorvegliati speciali nel 2019.
L’ordinanza è stata emanata in seguito alla nota del 04/04/2022, con la quale la ASL di Lecce e SISP -Servizio Igiene e Sanita’ Pubblica – Area Nord, avevano sottolineato la necessità di un provvedimento del genere “a tutela della salute pubblica e in virtù del principio della precauzione”.
Sempre nel 2019, la Provincia di Lecce aveva individuato per la prima volta la società “Ambiente e sviluppo” come la responsabile della potenziale contaminazione della falda in alcuni dei pozzi di monitoraggio. Alla luce di ciò, aveva stabilito che quest’ultima dovesse muoversi subito per “attuare le misure necessarie di prevenzione, ivi compresa la riduzione e il mantenimento, al minimo consentito dai sistemi di pompaggio, del battente di percolato nei pozzi di raccolta della discarica”.
Il processo sulla contaminazione della falda si aprirà prossimamente. Dopo l’udienza preliminare del 21 ottobre 2021, tre sono gli imputati che sono stati rinviati a giudizio e che dovranno difendersi dall’accusa di inquinamento ambientale, getto pericoloso di cose, inosservanza delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione per la gestione dei rifiuti e omessa bonifica.
Dopo numerose denunce e segnalazioni, arriva l’ordinanza ad hoc, firmata dal sindaco Bruno Ciccarese Gorgoni, per salvaguardare cittadini e animali dalla potenziale pericolosità dell’acqua di quei pozzi.
Giorgia Durante
