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Pit9, “Regione immobile per 12 anni”. Confartigianato: “coinvolgeteci”

CASARANO- Dodici anni dopo, l’economia salentina ha cambiato pelle e per evitare di disperdere i 18,6 milioni di euro mai spesi per il Pit9 si chiede ora di ripensare gli strumenti e destinare quei fondi soprattutto alle piccole imprese del manifatturiero. La proposta arriva da Confartigianato Lecce, che chiede alla Regione Puglia di essere coinvolta. Ma la polemica su quei fondi stanziati e mai utilizzati e ora a rischio di essere cancellati c’è tutta.

“Questi 12 anni sono passati senza che ci sia stato un intervento da parte della Regione – dice Gianni Stefano, sindaco di Casarano che è il Comune capofila dei 68 inseriti nel Pit9 –. Noi, nel corso di questi anni, ci siamo ritrovati a gestire risorse che ammontavano a 17,6 milioni di euro e ne abbiamo impiegate, con spesa omologata, 15,7 mln. Viceversa, avevamo altre risorse a regia regionale per 36,7 milioni di euro non completamente spese e in queste rientrano i 18,6 mai impegnati”.

La richiesta è di fare presto e di firmare quanto prima lo schema di accordo di programma abbozzato dalla Regione per essere sottoposto al Mise e ad Invitalia e sbloccare quei fondi nei prossimi 36 mesi. Il periodo di campagna elettorale potrebbe distrarre la politica, “ma un ruolo importante – incalza Stefano – è quello di Bari, per esercitare una positiva pressione sul Ministero e chiudere l’iter in fretta, mettendo quei fondi a disposizione delle imprese”.

L’assessorato allo Sviluppo Economico ha giĂ  annunciato di mettere sul piatto altri 15 milioni del Por Puglia 2014-2020, destinati però non solo al Sud Salento, ma anche alla provincia di Brindisi, dove ci sono altri 25 milioni da spendere per evitarne la “perenzione amministrativa”, cioè che vengano depennati.

Su cosa incanalarli nello specifico? Le esigenze nel frattempo sono cambiate, il Tac non è piĂą quello di una volta con imprese che impiegavano numeri impensabili e non è neppure piĂą quello completamente dissolto negli anni della crisi. Adesso è in ripresa, una risalita affidata ad aziende medio-piccole. Ecco perchĂ© Confartigianato chiede di esserci e di esser coinvolta nell’accordo di programma.

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