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Lecce, cento anni fa nasceva il campo Carlo Pranzo

LECCE – Cento anni fa a Lecce l’inaugurazione del Campo Polisportivo Achille Starace proprio dove oggi c’è il Circolo Tennis.

Il 30 marzo 1924 (è una domenica) viene ufficialmente e festosamente inaugurato il nuovissimo “Campo Polisportivo Achille Starace”. Ẻ il primo in assoluto a Lecce e provincia ed è sorto su un terreno concesso gratuitamente dall’amministrazione comunale. Occupa oltre 30 mila metri quadrati. È intitolato al gerarca fascista Achille Starace nato il 18 agosto 1889 a Sannicola (allora frazione di Gallipoli), vicesegretario e poi segretario per otto anni, dal 1931 al 1939, del Partito Nazionale Fascista durante il Governo di Benito Mussolini. Fu deciso poco prima di intitolarlo a Starce, ma inizialmente si era pensato a Luigi Buttazzi, il 19enne studente leccese (iscritto al Partito Fascista) rimasto ucciso ad Avellino, dove studiava, dopo una rissa con alcuni sovversivi, pare comunisti.

Per la realizzazione dell’opera determinante fu il contributo del questore di Lecce, il Colonnello Cav. Regolo Fabbri che curò anche la direzione dei lavori. Il Cav. Fabbri è stato il quinto questore della città di Lecce. Ha retto, in modo eccellente, la locale Questura dal 21 febbraio 1923 al 19 giugno 1924. I lavori iniziano a giugno del 1923 e in pochi mesi vengono completati.

Il campo polisportivo sorse in una zona chiamata “boschetto”, sulla destra uscendo da Porta Napoli, e si sviluppa lungo tutto il Viale degli Studenti (ora Viale Francesco Calasso). Per la sua costruzione si è reso necessario abbattere il boschetto esistente, molto caro e molto frequentato soprattutto dagli amanti e dalle giovani coppiette leccesi. Il costo del nuovo campo è stato di un milione di lire.

Oltre al calcio si potevano praticare altri sport come il ciclismo, il motociclismo e il podismo sulla pista in cemento costruita lungo i bordi del campo di calcio. Vi era un grande padiglione che ospitava gare di scherma, incontri di pugilato e fu usato anche per conferenze, proiezioni, sala di lettura, balli, e altro ancora.

Fu costruito anche un campo per l’atletica leggera, una palestra per la ginnastica, un poligono per il tiro per due linee di fuoco con la pistola a tiro ridotto, un campo per il tennis, uno per il pattinaggio e uno spazio per i giochi dei bambini.

Per quell’epoca fu un vero gioiello e pure uno dei più importanti impianti sportivi dell’Italia meridionale – come racconta nelle sue ricerche Vittorio Renna -.

Il campo di calcio, dotato anche di due tribune in pietra, è parte integrante del polisportivo e viene denominato “XXVIII Ottobre” (ricorda il 28 ottobre 1922, la data della marcia su Roma di Mussolini).

Cambierà nome con delibera comunale del 6 dicembre 1949 e verrà intitolato all’ex giocatore Carlo Pranzo deceduto nella seconda guerra mondiale.

Su quel campo (oggi area verde sotto le mura urbiche) il Lecce ha giocato per 39 anni, dal 1927 al 1966. Ha disputato 487 partite conquistando 317 vittorie, 108 pareggi e 62 sconfitte realizzando 1001 reti e subendone 351.

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