LECCE – E’ approdata nell’undicesima commissione controllo la vicenda relativa all’acquisizione di una corposa documentazione che – stando ad alcune indiscrezioni – i militari della Guardia di Finanza di Lecce si sarebbero fatti consegnare nel corso della recente visita effettuata negli uffici del settore Urbanistica del Comune di Lecce.
Sotto la lente di ingrandimento ci sarebbero tre progetti relativi ad altrettanti immobili di pregio del patrimonio cittadino: l’ex Istituto delle Suore Stimmatine, l’ex Sanatorio “Galateo” e lo storico cinema “Santa Lucia”. Una vicenda che ha finito per aprire un dibattito fuori e dentro Palazzo Carafa. Non a caso il presidente della Commissione Gianpaolo Scorrano ha provato a portare la questione in aula consiliare. Un tentativo andato a vuoto perché dai banchi della maggioranza è partita ben presto l’accusa di voler strumentalizzare il caso. “Gli uffici – ha affermato il consigliere Alessandro Costantini – non possono conoscere le motivazioni sottese all’acquisizione dei faldoni”. Il consigliere Marco Giannotta ha sollevato problemi legati alla sfera di competenza: “La commissione controllo non è titolata a controllare questi atti ma solo a verificarne la conformità rispetto allo statuto e al regolamento”. Secca la replica di Scorrano: “Nessun accusa e nessuna illazione: abbiamo saputo dalla stampa delle tre pratiche sotto osservazione da parte della Finanza. Vorremmo solo far chiarezza e dare risposte ai cittadini”.
Schermaglie e nulla più: tra questioni di lana caprina, resistenze e richiami regolamentari la Commissione si è chiusa con un nulla di fatto.
