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Carcere di Lecce: mancano infermieri, scatta l’emergenza

LECCE – Scatta l’emergenza nel carcere di Lecce. Troppo pochi gli infermieri per gestire dal punto di vista sanitario l’intera struttura penitenziaria. A far scattare l’allarme è l’organizzazione sindacale Fsi-Usae Lecc. Eppure il caso era già stato portato all’attenzione dei vertici sanitari. Solleciti e segnalazioni cadute miseramente nel vuoto. “La situazione è diventata critica – spiega il segretario regionale Francesco Perrone – a seguito della comunicazione regionale di autorizzazione del nuovo piano assunzionale senza l’aggiornamento e l’integrazione dei servizi di sanità penitenziaria attraverso il completamento dei Piani di fabbisogno triennali”.

C’è bisogno – fanno sapere dal sindacato – di reclutare almeno 12 infermieri, ma attualmente il personale infermieristico è nettamente al di sotto degli standard stabiliti dalla Regione Puglia.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. “Le carenze di personale – denuncia Perrone – non solo creano un sovraccarico di lavoro per i professionisti già presenti, ma mettono a rischio la sicurezza e la qualità dell’assistenza ai detenuti. In particolare, diventa difficile fornire un adeguato servizio assistenziale per i detenuti che richiedono cure mediche, terapie, e supporto psicologico”. Di conseguenza il l ricorso al lavoro straordinario e cambio turni per colmare le carenze di organico è ormai una prassi comune, ma – avverte il sindacato – non può essere una soluzione a lungo termine”.

Una situazione che rischia di diventare esplosiva per via del “crescente sovraffollamento della Casa Circondariale di Lecce e dalla crescente riduzione del personale sanitario e sociosanitario”. “Le persone recluse necessitano di cure mediche, terapie psicologiche e supporto per problemi di dipendenza, autolesionismo e prevenzione del suicidio”. Di qui la richiesta urgente di Fsi Usae di reclutamento del personale infermieristico per affrontare questa emergenza. In mancanza di una risposta concreta sono pronti a intraprendere azioni di lotta per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire l’assistenza necessaria ai detenuti.

 

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