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Falcone a Piazza Giallorossa: “Siamo un gruppo unito, non ci sono individualità”

LECCE – Wladimiro Falcone, portiere del Lecce, il giorno dopo la sconfitta di Torino maturata in modo molto discutibile per delle decisioni arbitrali, ospite a Piazza Giallorossa ha parlato del pre gara e della gara:

“Quest’anno mi sento più leader rispetto all’anno scorso, la squadra tiene conto del mio parere, quindi questo mi dà ancora più personalità e mi sento di dire sempre qualcosa alla squadra prima della partita. Ho detto a tutti che eravamo lì, sopra la Juventus, che era una cosa rarissima per il Lecce e per tutti noi e di non aver rimpianti a fine gara di giocarcela alla pari con la Juve allo Juventus Stadium, in parte ci siamo riusciti e peccato per quell’episodio del gol, arbitro non arbitro, penso che abbiamo tenuto testa ad una grande squadra”.

Sull’arbitro Giua che conosce molto bene, autore delle decisioni sbagliate che hanno penalizzato il Lecce, sorride e poi dice la sua sul risultato, l’uno a zero per la Juventus, che non fotografa la gara:

“Lo conoscevo, mi ha arbitrato quando stavo alla Samp dagli allievi, Primavera, serie C, serie B, me lo ritrovo sempre. Sarebbe stato più giusto un pareggio, davanti abbiamo fatto più fatica ma dietro abbiamo retto alla grande abbiamo concesso poco alla Juve”.

Grande stima per i compagni, per il nuovo gruppo, ed ha evidenziato la compattezza e l’unità d’intenti, con l’unico obiettivo di fare il bene del Lecce:

“Siamo un gruppo compatto, remiamo tutti per lo stesso obiettivo, non ci sono individualità, nel senso che io devo fare bene per me stesso perché devo andare a giocare al Real Madrid, no, il primo obiettivo della salvezza, se gioco io devo dare il 100% per il Lecce, se non gioco spero che il mio compagno dia il 100% per il Lecce. Questo è un atteggiamento che abbiamo avuto fin dall’inizio ma anche l’anno scorso e abbiamo continuato su questo focus che è molto bello e non capita in tutte le squadre”.

Ha voluto fortemente il Lecce e ha spinto per tornare a Lecce, in quella che è stata un’operazione capolavoro di Trinchera e Corvino:

“Mi sentivo col direttore Trinchera tutti i giorni, o gli scrivevo io o lo faceva lui, quindi magari leggevo che accostavano altri portieri e mandavo l’articolo e dicevo – direttore quindi? – e lui: lasciali scrivere, tranquillo. Dunque ero sicurissimo di tornare a Lecce fin dall’inizio del ritiro con la Samp, seppur la Samp è stata sempre la mia seconda famiglia. Farò sempre il tifo per la Samp e avrò metà cuore doriano ma il mio posto era in serie A con il Lecce, me lo ero meritato ed eravamo tutti contenti che la cosa si facesse e si è fatta”.

Bisogna subito voltare pagina, sabato al Via del Mare arrivano i campioni d’Italia del Napoli:

“Queste partite si preparano da sole, comunque giochi contro i campioni d’Italia, non bisogna stare a parlare, ognuno sa che è una partita importante, sotto i riflettori di tutti, come è stato con la juventus, giochi contro giocatori fortissimi, devi stare più attento ma anche il fattore campo, giochiamo in casa, aiuta. Secondo me sarà una partita combattuta, sperando che gli episodi siano dalla nostra parte come non lo sono stati a Torino”.

Infine saluta così TeleRama e i tifosi del Lecce in un siparietto simpatico con i conduttori:

“Un saluto a tutti i tifosi del Lecce e soprattutto agli ascoltatori di Piazza Giallorossa, un saluto grande e sempre forza Lecce”.

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