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Lecce, Ramadani nuovo protagonista del centrocampo

LECCE – Il Lecce vola sulle ali dell’entusiasmo di tre risultati utili consecutivi nelle prime tre gare di campionato che hanno fruttato 7 punti e la seconda posizione, oppure terza che dir si voglia, al pari della Juventus alle spalle del duo Inter e Milan che ne hanno 9.

In tutta Italia si parla del miracolo Lecce, al di là di questo avvio, si parla di una società sana, coi conti in ordine, col monte ingaggi lordo di soli 15 milioni e mezzo che è il più basso della serie A, si parla di Krstovic nuovo bomber, due gol in due presenze, in pochi minuti, due gol da rapace dell’area di rigore, si parla molto della velocità di Banda e di Almqvist, ma si dovrebbe parlare anche un po’ di più di Ylber Ramadani. Ed il perché è presto detto.

Morten Hjulmand, ex centrocampista ed ex capitano del Lecce (foto P.Pinto)

Non era semplice arrivare a Lecce e sostituire l’ex capitano, un beniamino dei tifosi giallorossi, Morte Hjulmand ceduto ad un cifra record che è stata completamente reinvestita sul mercato per creare la rosa di questa squadra che sta stupendo.

Invece Ramadani è già riuscito ad anestetizzare il dolore per la partenza del grande Hjulmand.

Il ricordo del centrocampista danese rimarrà vivo nella storia del Lecce ma, grazie all’arrivo del nazionale albanese questo addio non è stato per nulla traumatico.

Ylber Ramadani, centrocampista US Lecce (foto P.Pinto)

Ramadani e Hjulmand sono due calciatori completamente diversi ma è cambiato anche il gioco del Lecce, alla guida adesso c’è D’Aversa che chiede altre geometrie e altri cambi di passo e l’ex Aberdeen sta dimostrando di avere qualità ma di essere anche di quantità, ed il tifoso del Lecce che è di palato fine ha già adottato questo nuovo amico perché in campo non solo suda la maglia ma sprona anche i compagni a farlo.

Da evidenziare anche il lato economico del cambio. Hjulmand arrivato a Lecce per 170mila euro è stato ceduto per 19 milioni di euro più bonus futuri allo Sporting Lisbona e già qui possiamo dire che è un capolavoro di mercato ma se aggiungiamo che l’operazione Ramadani è costata un milione e duecento mila euro dobbiamo rimarcare l’importanza del mercato delle idee.

Ovviamente anche lui fa parte di un motore ancora in rodaggio, deve crescere e affinarsi nelle due fasi, e non bisogna farsi prendere dai falsi entusiasmi ma se il buongiorno si vede dal mattino si può sperare di vedere sempre i bellissimi colori di nuove meravigliose albe.

M.C.

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