NARDÒ – Cresce l’entusiasmo intorno al nuovo progetto del Nardò Basket.
La squadra si allena agli ordini di coach Gennaro Di Carlo in vista del doppio impegno di Supercoppa di sabato 9 settembre contro Fortitudo Agrigento e poi martedì 12 settembre a Lecce contro Trapani Shark.
Cresce anche l’attesa dei tifosi per vedere all’opera la squadra, in una gara ufficiale, dopo aver goduto dei primi spunti, la scorsa settimana, nell’allenamento congiunto con il Bisceglie.
Questo Nardò sarà preso ancora per mano dal talento statunitense Russ Smith, classe 1991 ma con lo spirito del ragazzino che sogna giornalmente nuovi obiettivi, che ha deciso di rimanere a Nardò per continuare a difendere un progetto in cui crede ma sarà affiancato dal connazionale Wayne Stewart, ala grande classe ‘96 che proverà, così come ha già fatto Smith, ad entrare nei cuori dei tifosi granata.
La società aspetta risposte importanti dai tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro apporto ma adesso è tempo di campagna abbonamenti e lo slogan parla chiaro: la storia è adesso.
D’altronde la nuova compagine societaria è stata chiara, si vuole raggiungere la serie A1 in tre anni.
E questo terzo campionato consecutivo di A2 servirà a consolidare l’inizio di questo progetto che punta in alto, punta ad entrare nell’olimpo del basket nazionale per mostrare i muscoli di un Salento pronto ad essere protagonista anche nel mondo della palla a spicchi, non solo del calcio dove grazie all’Unione Sportiva Lecce sta brillando ovunque.
E sono tante le similitudini tra Unione Sportiva Lecce e Nardò Basket, con le dovute proporzioni ovviamente. Due società sane e con i conti in ordine, che credono nei giovani, che puntano sull’autofinanziamento, seppur in modi differenti legati alle differenze tra i due sport, ed hanno anche un socio in comune: la famiglia Barbetta di Nardò che non a caso ha deciso di investire e alimentare la sua passione tra calcio e basket, entrambi altamente spettacolari dove l’appetito vien mangiando. Appetito di successi e nuovi traguardi, dove sognare è lecito ma è d’obbligo mantenere i piedi a terra.
M.C.