SALENTO – La CISL FP ritiene necessario tenere alta l’attenzione e accendere un focus sulla problematica grave della carenza di personale in Sanitaservice – ASL Lecce sia in ambito meramente sanitario che socio sanitario e anche nei servizi a supporto.
L’allarme è stato lanciato da tempo, ma ora ci sono i numeri a certificarlo: nella sanità leccese c’è una carenza di personale che supera il 10% della forza attiva.
A denunciare la grave situazione in cui versano Asl Lecce e Sanitàservice è la Cisl Fp. Il quadro è desolante e a cascata innesca un processo vizioso che rischia di non garantire le migliori cure e assistenza a chi si rivolge alle strutture sanitarie della provincia.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. “La governance di Sanitaservice – spiega il Coordinatore Provinciale Sanità Antonio Piccinno- è costretta ad adottare misure restrittive anche nel concedere una sola richiesta di aspettativa senza retribuzione per motivi familiari, al fine di evitare di innescare un pericoloso “fuggi fuggi” da parte del personale, ormai stanco e provato da turnazioni al limite che, stante la carenza di personale, metterebbero in serio pericolo le attività di sanificazione, igiene e pulizia delle strutture sanitarie, specialmente quelle ad alta attività e intensità interventistica”.
Per questa ragione il sindacato chiede il via libera al Piano assunzioni di Sanitaservice Asl Lecce con la sperata autorizzazione quanto meno dell’assunzione del personale con qualifica di “pulitore”.
“Nonostante le enormi criticità post pandemia Covid con la redistribuzione del personale – fanno sapere dal sindacato – Sanitaservice ASL Lecce vanta un credito assunzionale di ben 127 operatori di varie qualifiche, tra le quali, la più consistente riguarda proprio quella relativa alla richiesta di 100 operatori da adibire a Igiene e Pulizia”.
In caso contrario la Cisl è pronta a proclamare lo stato di agitazione del personale.
