Attualità

A Brindisi contraccolpi in maggioranza per i contrasti in Fratelli d’Italia

BRINDISI – Nascono all’interno di Fratelli d’Italia i primi problemi di carattere politico nell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Pino Marchionna. Il coordinatore provinciale Luigi Caroli, infatti, attraverso la stampa ha fatto sapere che chi non segue la linea del partito può tranquillamente andar via. Il riferimento, ovviamente, è al tema del giorno e cioè la vicenda legata alla realizzazione del terminale di GNL proposto da Edison.

Inizialmente, come è noto, il centro destra che governa la città ha fatto quadrato intorno a questo investimento, giudicandolo utile per il territorio e soprattutto per la crescita dei traffici portuali.

Poi ci si è resi conto che il progetto iniziale era stato modificato e che l’ultima versione prevede la costruzione di una torcia alta 45 metri a poca distanza dal cono di atterraggio dell’aeroporto del Salento.  E con il rischio di emissioni in atmosfera non proprio insignificanti.

Una scelta apertamente contestata – tra i banchi di maggioranza – dapprima da Roberto Quarta di Fratelli d’Italia e poi dal capogruppo della Lega Ercole Saponaro. La realtà è che proprio il partito della premier Giorgia Meloni ha emesso inizialmente un comunicato stampa, a nome della capogruppo consiliare Lucia Vantaggiato, in cui si difendeva a spada tratta proprio Edison. Salvo poi fare marcia indietro ed emettere un nuovo comunicato stampa in cui i coordinatori provinciale e cittadino e la stessa capogruppo chiedono al sindaco di far\si spiegare dall’azienda cosa è accaduto e come si può tornare alla versione originale del progetto.

Oggi, però, proprio Caroli invita Quarta ad allinearsi alla linea del partito, ma non si capisce bene di quale linea si tratta, considerato che fino ad oggi si è andati avanti in ordine sparso.

Tra l’altro, proprio le tensioni all’interno di Fratelli d’Italia stanno condizionando anche l’attività amministrativa visto che non si riesce a completare il quadro delle commissioni consiliari. E nel frattempo le tensioni crescono, dentro e fuori dal palazzo.

Mimmo Consales

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