PUGLIA- Il Tar Bari accoglie il decreto cautelare e sospende l’ordinanza di Emiliano. Si torna così a scuola. E’ la decisione dei giudici amministrativi di Bari attraverso cui hanno deciso si accogliere il ricorso presentato da alcuni docenti e genitori rappresentati e difesi dagli avvocati Alberto Pepe e Federico Pellegrino e dal Codacons i quali chiedevano la sospensione dell’ultimo dispositivo firmato dal governatore Michele Emiliano.
L’ordinanza, ricordiamo, prevedeva la didattica digitale integrata per tutte le scuole di ogni ordine e grado – dall’infanzia alle superiori sino al 5 marzo. Le lezioni in presenza erano garantite invece per gli studenti Bes (con bisogni educativi speciali) e per i laboratori. Inoltre, ai dirigenti scolastici era stata affidata la decisione di ammettere o meno in classe alunni in presenza al massimo del 50%. Un dato quest’ultimo, però, che secondo il Tar risulta essere in netto contrasto con quanto dichiarato dal Governo centrale, il quale, secondo dpcm, prevede una presenza di almeno il 50%.
E ancora, secondo i giudici, l’ordinanza è di per sè incongruente in quanto non sarebbe prevedibile ad oggi il tempo di vaccinazione per gli operatori scolastici. “Se fosse vero che l’esigenza fondamentale è quella di consentire l’attuazione del piano vaccinale- si legge nel decreto- il provvedimento avrebbe avuto un’efficacia più lunga, ciò non fa altro quindi che evidenziarne il difetto motivazionale”.
Infine, per il Tar il provvedimento è illogico, in quanto l’ordinanza regionale ha deciso di adottare queste misure ancora più restrittive in piena zona gialla.
Alla luce di tutte queste motivazioni, i giudici amministrativi di Bari hanno accolto il decreto cautelare, sospendendo l’ordinanza regionale e fissando per la trattazione collegiale la camera di consiglio il 17 marzo prossimo.