Attualità

Estate e malamovida, i sindaci si attrezzano ma nessuna stretta serrata

LECCE E PROVINCIA – La prima stretta sulla malamovida è arrivata dall’amministrazione comunale di Gallipoli ma a breve potrebbero arrivare quelle di Lecce e delle altre principali località turistiche salentine. Gli ultimi dettagli per trovare un punto di incontro tra il diritto alla tranquillità di ogni cittadino e quello al divertimento dei più giovani si stanno delinenando in questi giorni. Ma sulla eventuale necessità di varare apposite ordinanze l’ultima parola spetta alle amministrazioni comunali. A breve, a tal proposito, potrebbe esserci un ulteriore incontro in prefettura che farebbe seguito a quello già svoltosi appena venti giorni addietro in cui, tra i vari punti all’ordine del giorno, quello relativo alla vivibilità dei luoghi nelle principali località turistiche salentine. “Al momento non ci sono indicazioni precise sulla possibilità di emanare un’ordinanza specifica per questi mesi estivi”, spiega l’assessore al turismo di Plazzo Carafa Paolo Foresio. E aggiunge: “Nei prossimi giorni potrebbe esserci un nuovo incontro in prefettura, e per ora rimaniamo con quello che è l’attuale regolamento”. Sta di fatto che, a stagione turistica già iniziata, l’unica amministrazione comunale ad avere preso provvedimenti con apposita delibera contro la malamovida è quella di Gallipoli: stop alla musica a mezzanotte sino al 30 settembre, fatta eccezione per il periodo che va dal 7 di agosto e sino al 16 dello stesso mese, in cui l’orario si allunga sino all’una. Tra i divieti messi in atto, inoltre, quello di girare a torso nudo per le vie del centro storico e divieto di accendere citronelle lungo la cinta muraria del borgo antico. Per le località turistiche che ricadono nel territorio comunale di Nardò, Santa Caterina e Santa Maria al Bagno, resta in vigore l’ordinanza emessa negli anni scorsi e che spegne la musica all’una di notte sino al termine della stagione estiva. Apposite ordinanze, potrebbero arrivare dalle amministrazioni di Porto Cesareo, Ugento e Melendugno, con quest’ultima che nel frattempo ha vietato la vendita di alcolici nelle bottiglie di vetro.

Sergio Costa

 

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