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Happy Casa Brindisi, Vitucci non si dà pace. Ma dopo Scafati scatta la squalifica

BRINDISI – Scotta ancora la seconda sconfitta consecutiva rimediata dalla Happy Casa Brindisi contro Scafati che, di fatto, non è ancora finita. La gara di martedì sera racconta di un 85-84 da mangiarsi le mani, anche perché frutto di un ultimo quarto a dir poco sottotono da parte del roster biancazzurro.

Un dato su tutti : lo 0/6 da tre contro 4/11 a beneficio di Scafati. Questo un chiaro sintomo di come nel finale decisivo sia mancata la giusta dose di fortuna, ma anche di precisione. Ma dalla sfida del PalaMangano coach Vitucci si porta dietro anche parecchie recriminazioni. Molti, infatti, gli episodi fischiati dall’arbitro a sfavore dei salentini e che il tecnico ancora non riesce a spiegarsi.

Questa la sua analisi al termine del match. “Abbiamo disputato un ottimo primo tempo – dice – mentre al rientro in campo abbiamo commesso qualche errore di troppo che ha consentito loro di realizzare diversi canestri da tre punti in momenti importanti del match. L’ultimo fischio non esiste al mondo, sembra già deciso, non è mai fallo di sfondamento. Può essere una ‘no call’ o fallo del difensore“.

Episodi che hanno acceso gli animi dopo la sirena finale quando sul parquet sembrava l’inizio di un far west. “Tutta quella gente a fine partita in campo e dentro gli spogliatoi non si può vedere – spiega ancora Vitucci. Mettere le mani addosso ai giocatori in una partita di pallacanestro non può accadere. Dispiace per l’ambiente di Scafati ma è inaccettabile“.

Ebbene, dopo le dichiarazioni a caldo da parte del tecnico, è arrivata l’ulteriore doccia fredda: proprio Frank Vitucci è stato infatti squalificato per una giornata “per comportamento aggressivo e minaccioso nei confronti degli arbitri a fine gara all’interno del tunnel di accesso agli spogliatoi, fatto che non degenerava per il pronto intervento del 1° assistente allenatore”. Questo si legge nel comunicato diramato dal Giudice Sportivo. Squalificia per il tecnico convertita in ammenda di 3.000 euro, mentre al club campano appena 2.000 euro di sanzione “per offese e minacce collettive e frequenti, nei confronti dei tesserati avversari”.

Sugli episodi, ad ogni modo, la Procura federale della Federazione Italia Pallacanestro ha aperto un’indagine al fine di “verificare la natura e le eventuali responsabilità in ordine ai disordini accaduti all’interno dell’impianto di gioco, al termine della partita Givova Scafati-Happy Casa Brindisi dell’11 aprile 2023”.

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