BRNDISI – Le ultime uscite del Brindisi hanno mostrato una squadra in salute che gioca un bel calcio, concede poco agli avversari e, soprattutto, porta a casa il risultato. Una formazione senza difetti. A ciò si aggiunge la gioia di aver ritrovato il grande pubblico, in sei mila hanno assistito al successo dei biancazzurri contro il Fasano, un fattore, quello del Fanuzzi, che potrebbe giocare un ruolo determinante da qui alla fine della stagione. Resta solo un problema, bello grosso. Il Brindisi non è padrone del proprio destino, i sei punti dalla vetta sono un ostacolo insormontabile.
Per riaccendere le speranze servirebbe un passo falso della Cavese che domenica scorsa ha passeggiato a Gravina. Tornare a tre punti consentirebbe alla squadra di Danucci di tenere a contatto gli aquilotti, puntando, poi, sullo scontro diretto alla penultima di campionato, dove il Fanuzzi potrebbe tornare ad essere un fattore determinante.
Rimanendo sul campo, il tecnico adriatico ora può contare su una rosa al completo, con tante scelte da poter effettuare anche a gara in corso. Il recupero di Maltese, un lusso per la categoria, le opzioni durante il match di Ceesay, Diouf, Felleca e Baldan, solo per citarne alcuni, dimostrano che la rosa allestita dalla dirigenza brindisina è di primissimo piano. Certezze sulle quali fondare gli ultimi obiettivi della stagione, ossia, provare a vincere tutte le partite e sperare in un errore della capolista, almeno fino a quando la matematica darà una possibilità, seppur minima.
