LECCE – Cristina vive in queste quattro mura che di domestico non hanno nulla. L’abitazione si trova alla periferia di Calimera. E’ di proprietà dell’Arca Sud. Fino a poco più di cinque anni fa era occupata dalla mamma della donna, poi deceduta. Quando Cristina ha bussato le porte dell’ex Iacp si è sentita rispondere che su quella casa gravava una pregressa morosità di circa 12.000 euro. E che comunque non aveva alcun titolo per restare ancora in quell’abitazione. Per l’Istituto autonomo case popolari, dunque, Cristina è un’abusiva. E deve andar via.
Lo sfratto esecutivo le è stato già preannunciato. Questione di giorni o, al più di settimane, ma il dado è tratto.
“Nessuno riesce a darmi un aiuto?”, si chiede la donna. Un interrogativo che attende risposte urgenti e convincenti. Non tendere una mano ad una donna sola, che ha perso l’affetto dei propri cari e che a 62 anni non riesce a trovare un lavoro e non ha alcun mezzo di sostentamento è deplorevole e dovrebbe scuotere le coscienze di ognuno di noi. Il rischio che vada a dormire in un’auto è reale. Scongiurarlo è opportuno e doveroso.